Il maestro del fumetto contemporaneo Milo Manara compie 80 anni

ROMA (ITALPRESS) – Era il 12 settembre 1945 quando a Luson, piccolo paese dell’Alto Adige, nasceva un bambino che sarebbe diventato uno dei più grandi maestri del fumetto contemporaneo. Era Maurilio Manara, nome poi contratto in Milo, che dopodomani (12 settembre) spegnerà 80 candeline.

Quel bambino fin da piccolo acquista dimestichezza con matite e pennelli tanto che, a soli 12 anni, già realizza pannelli decorativi su commissione, dando un contributo all’economia familiare. La scelta del liceo artistico, quando la famiglia si trasferisce a Verona, è dunque d’obbligo così come gli studi successivi alla facoltà di Architettura dell’università di Venezia che, però, non si concludono con la laurea. Alla pittura, abbracciata in un primo momento e poi criticata, preferisce il fumetto che, diversamente dalla prima, non è elitaria e alla portata di tutti.

Esordisce così sulle pagine di Genius, come autore di storie erotico-poliziesche per poi essere chiamato da Renzo Barbieri della casa editrice ErreGi, nota per i suoi fumetti erotici, a disegnare le storie di Jolanda de Almaviva, esotiche storie avventuroso-erotiche di pirati e filibustieri. Negli anni ’70 spazia anche fuori dal filone sexy, collaborando ad esempio con Mino Milani sul Corriere dei Ragazzi e su La parola alla giuria con la reinterpretazione di ambientazioni e personaggi storici dall’antica Roma alla modernità. Realizza anche, tra le altre, le illustrazioni per “La Storia d’Italia a fumetti” di Enzo Biagi.

Nel 1982 la svolta, con il ritorno al fumetto per adulti grazie a Vincenzo Mollica. Il giornalista, infatti, fa il nome di Manara ai curatori di Playmen, la rivista per adulti, che cercavano un bravo disegnatore per realizzare fumetti per adulti di qualità. Il lavoro di Manara ottiene un tale successo che, dopo il primo fumetto, “Il Gioco”, deve realizzare anche tre episodi successivi. In “Il Gioco 2” appare per la prima volta Miele, l’eroina più celebre nata dalla sua matita. Grazie a questi lavori, Manara entra di diritto tra i grandi nomi del fumetto internazionale, legato per sempre al fumetto erotico: i suoi disegni compaiono sulle testate italiane e americane più famose e sono tante le sue collaborazioni con il mondo del cinema e della pubblicità.

Il suo tratto diviene inconfondibile; ad ispirarlo, ammette, è stato un altro immenso disegnatore italiano, Hugo Pratt, su punto di riferimento celebre per il suo “Corto Maltese”. È dall’incontro e dal confronto con Pratt che nascono le donne sensuali e longilinee di Manara, con occhi felini, nasi piccoli e sensualissime lunghe gambe. Altri nomi arricchiscono l’elenco di scrittori, sceneggiatori e registi con cui Manara ha collaborato nel corso degli anni: da Alfredo Castelli, il “papà” di Martin Mystere a Federico Fellini, per il quale realizza il fumetto “Viaggio a Tulum”, “Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet” e la locandina del film “La voce della luna”, e a Pedro Almodovar che lo chiama a realizzare le illustrazioni del suo libro di racconti “La feu aux entrailles”.

Tante e variegate le collaborazioni negli anni Duemila: con “Vertigo” (etichetta della DC Comics) per il progetto “The Sandman Endless Night”; con Alejandro Jodorowski con cui realizza il fumetto storico “I Borgia”, pubblicato in Italia da Mondadori; con Valentino Rossi, con il quale ha realizzato il fumetto “Quarantasei”, con le idee e le esperienze del pilota; con la Marvel Comics per la quale realizza “X-Men ragazze in fuga”. L’estro di Manara è arrivato, infine, anche al mondo del vino: dal 2015 disegna le etichette di quattro vini selezionati per il Consorzio della Valpolicella.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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