BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio europeo ha adottato gli atti giuridici che revocano tutte le misure economiche restrittive sulla Siria, ad eccezione di quelle basate su motivi di sicurezza. L’adozione formalizza la decisione politica annunciata il 20 maggio scorso e mira a sostenere il popolo siriano nel riunire e ricostruire una Siria nuova, inclusiva, pluralistica e pacifica, si legge in una nota del Servizio europeo per le relazioni esterne.
Il Consiglio ha anche rimosso 24 entità dall’elenco dell’Ue su soggetti a cui erano stati congelati i fondi. Molte di queste entità sono banche, tra cui la Banca centrale della Siria, o società che operano in settori chiave per la ripresa economica della Siria – come la produzione e raffinazione di petrolio, il cotone e le telecomunicazioni – mentre altre sono media.
“Questa decisione è semplicemente la cosa giusta da fare, in questo momento storico, affinché l’Ue sostenga sinceramente la ripresa della Siria e una transizione politica che soddisfi le aspirazioni di tutti i siriani. L’Ue è stata al fianco del popolo siriano negli ultimi 14 anni e continuerà a farlo. Oggi l’Ue riafferma il suo impegno come partner per la transizione, che aiuta il popolo siriano a riunirsi e ricostruire una Siria nuova, inclusiva e pacifica”, afferma l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas.
Inoltre, in relazione all’ondata di violenza che ha avuto luogo nella regione costiera siriana a marzo scorso, il Consiglio ha introdotto nuove misure restrittive nell’ambito del regime di sanzioni globali per i diritti umani dell’Ue, prendendo di mira due individui e tre entità per gravi violazioni dei diritti umani. Il Consiglio continuerà a monitorare gli sviluppi sul campo ed è pronto a introdurre ulteriori misure restrittive contro i trasgressori dei diritti umani e coloro che alimentano l’instabilità in Siria.
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(ITALPRESS).