IL CALCIO DEI RAZZISTI VERA VERGOGNA,NON LA ‘POVERA’ SUPERCOPPA D’ARABIA

Se i telegiornali aprono con gli insulti razzisti a Maignan declassando la tragedia palestinese, vuol dire che dopo decenni ci si accorge di quale danno subisca il nostro paese per colpa di italiani il cui livello socioculturale è di una bassezza incurabile. Una premier attivissima cerca di offrire un’immagine positiva della nostra Italia e la risposta dello sport più popolare è l’invasione dei media stranieri con le invereconde scene di Udine. Sarebbe consolante attribuirle a una mandria di ubriaconi mentre in realtà si tratta dei soliti ultrà idiotamente lucidi. Come tanti di altre zone d’Italia allevati in un clima di impunità. Perchè anche il coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle massime autorità di governo non è riuscito negli anni a estirpare la cialtroneria di pochi dementi intolleranti. Sono tutti registrati, i frequentatori degli stadi, ma la severa normativa è pressochè inutile visto che seppur individuati i cialtroni finiscono per subire punizioni da scolaretti disubbidienti. Così come le società che ne sono oggettivamente responsabili e raramente disponibili a denunciarli.
L’episodio di Udine – uno dei tanti registrati negli anni – dovrebbe essere decisivo per assumere provvedimenti gravi. E non solo dalla Federazione, immediatamente allarmata e adeguatamente minacciosa. Viene a proposito la citazione del grave episodio appena verificatosi in Turchia: follia in campo, un arbitro preso a pugni dal presidente dell’Ankaragucu, il campionato sospeso per due turni. No, noi no. Noi tiremm innanz. Noi affidiamo ai saggi e ai moralisti disseminati nei media il lamento per aver ceduto agli arabi la fase finale della Supercoppa con esiti drammatici per l’immagine del calcio italiano, perchè Napoli-Fiorentina e Inter-Lazio si sono giocate in uno stadio semivuoto, e non solo: quei quattro gatti intenti a esibire finti entusiasmi sono poveri migranti travestiti da tifosi – così ho letto – ingaggiati per un pezzo di pane. Il rischio è un altro, che gli arabi si rifiutino
di invitarci un’altra volta.
Ho parlato di impunità, so da tempo che nel Paese del Diritto l’ingiuria a sfondo razziale è stata depenalizzata, che dire “sporco negro” a una persona non ha rilevanza penale, che solo il possesso di una videoregistrazione documentale può permettere all’offeso una richiesta di danni.
E che il razzismo “cattivo” è quello che assume il tono di una esternazione predicatoria. A completamento del danno complessivo ci toccherà subire le reprimende, e peggio, da parte dei Padroni del Vapore contro i quali ci battiamo da tempo: contro il presidente Fifa dai tempi dei brogli qatarioti risoltisi peraltro in un Mondiale di massimo gradimento; contro il presidente dell’Uefa per le sanzioni inflitte ai ribelli della Superlega. Presi a schiaffi da Infantino e Ceferin, questo è sì un grave danno d’immagine per l’Italietta pallonara.
Italo Cucci ([email protected])
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]