ROMA (ITALPRESS) – “Si è auspicata una pronta ripresa dei negoziati affinché, con disponibilità e decisioni coraggiose, nonché con il sostegno della comunità internazionale, si possa ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi, raggiungere con urgenza un cessate-il-fuoco permanente, facilitare l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari nelle zone più colpite e garantire il pieno rispetto del diritto umanitario, come pure le legittime aspirazioni dei due popoli”. Lo si legge nel comunicato diffuso dalla Santa Sede dopo l’incontro tra il Santo Padre Leone XIV che ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog. “Si è parlato di come garantire un futuro al popolo palestinese e della pace e stabilità della Regione, ribadendo da parte della Santa Sede la soluzione dei due Stati, come unica via d’uscita dalla guerra in corso – prosegue la nota -. Non è mancato un riferimento a quanto accade in Cisgiordania e all’importante questione della Città di Gerusalemme. Nel prosieguo dei colloqui, si è convenuto sul valore storico dei rapporti tra la Santa Sede e Israele e sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra le Autorità statali e la Chiesa locale, con particolare attenzione all’importanza delle comunità cristiane e al loro impegno in loco e in tutto il Medio Oriente, a favore dello sviluppo umano e sociale, specialmente nei settori dell’istruzione, della promozione della coesione sociale e della stabilità della regione”.
“Sono profondamente grato a Papa Leone per la calorosa accoglienza ricevuta oggi in Vaticano”. Così, in un post pubblicato su ‘X’, il presidente israeliano, Isaac Herzog, dopo l’udienza con Papa Leone. “Soprattutto, Israele si sta impegnando in ogni modo possibile per riportare a casa gli ostaggi tenuti in brutale prigionia da Hamas. Israele anela al giorno in cui i popoli del Medio Oriente – i Figli di Abramo – vivranno insieme in pace, collaborazione e speranza. Tutti i leader di fede e di buona volontà devono unirsi nel chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi, come primo e fondamentale passo verso un futuro migliore per l’intera regione. Lo Stato di Israele si impegna a garantire la libertà religiosa per tutte le fedi ed è determinato a continuare a lavorare per la pace, la tranquillità e la stabilità in tutta la regione. Israele è orgoglioso della sua comunità cristiana e si impegna a garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente”, conclude.
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