GP Messico, Berra: “Ci aspettiamo un’evoluzione significativa della pista”

CITTÀ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – “Il livello di aderenza della pista è tra i più bassi dell’intera stagione. Le prime sessioni hanno confermato sostanzialmente i dati raccolti prima del fine settimana. Il tracciato, poco utilizzato durante l’anno, presenta molta polvere sulla superficie, motivo per cui, grazie anche alle gare di contorno e all’assenza di pioggia prevista, ci aspettiamo un’evoluzione significativa della pista nel corso dei prossimi giorni”. Così Simone Berra, Pirelli Chief Engineer, commenta la prima giornata in pista del Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1.

“La mescola Hard è stata ampiamente utilizzata in FP1 ed è quella che ha sofferto maggiormente le condizioni del tracciato, pur dimostrando comunque la propria efficacia. Le due mescole più morbide, che già a inizio giornata avevano dimostrato la loro superiorità, hanno beneficiato ancora di più in FP2 dell’abbassamento delle temperature, arrivate a 35° gradi”, ha aggiunto Berra.

Nonostante ciò, anche nella seconda sessione diversi piloti hanno continuato a lamentare via radio la scarsa aderenza, dovuta principalmente alle condizioni dell’asfalto. Lo si evince anche dai tempi finora registrati che, sebbene siano migliorati di circa un secondo tra le due sessioni, restano ancora lontani dalla pole position firmata da Carlos Sainz lo scorso anno”, ha detto ancora il dirigente Pirelli. “La maggiore resistenza meccanica degli pneumatici di questa stagione è confermata dall’assenza di fenomeni di graining, un problema che in passato si manifestava frequentemente a Città del Messico. Il degrado è già ora facilmente gestibile e la situazione è destinata a migliorare ulteriormente fino alla gara. Parlando proprio del Gran Premio, la strategia a una sola sosta sembra al momento la più plausibile. La mescola protagonista sarà con ogni probabilità la Media, da abbinare a una delle altre due. La scelta tra Hard e Soft dipenderà principalmente da quanto i piloti riusciranno a prolungare il primo stint con la gomma gialla, dalle temperature dell’asfalto e, inutile ripeterlo, dall’evoluzione della pista”, ha concluso Berra.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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