Giochi, Leo “Rendere compatibile parte di interesse pubblico con salute”

Maurizio Leo durante la presentazione della relazione dell’Agenzia delle Entrate sui risultati del 2022 (Roma - 2023-03-09, LUIGI MISTRULLI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – La Delega per la riforma fiscale “è strutturata in quattro parti. Nella prima abbiamo i principi generali sia nazionali che internazionali. La seconda parte del provvedimento riguarda i tributi. Vogliamo sviluppare a 360° gli interventi sui singoli tributi. Partendo da quelli diretti sino a quelli indiretti senza dimenticare i segmenti importanti del nostro sistema, mi riferisco al settore delle Dogane, delle Accise e al settore dei Giochi”. Lo ha detto il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, nel corso di un’audizione sulla riforma fiscale davanti alle Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato, secondo quanto riporta Agimeg.
Per Leo bisogna intervenire “sul mondo dei giochi senza abbandonare il sistema concessorio, ma cercando di rendere compatibile la parte dell’interesse pubblico con la salute. Pensare al gioco online e disciplinarlo”.
“La terza parte riguarda i procedimenti, sia quello collaborativo tra Amministrazione Finanziari e contribuente che quello accertativo. In ultimo i materiali: i testi unici e il Codice Tributario”, ha aggiunto il viceministro.
Il viceministro Leo, sottolinea Agimeg, “fa certamente riferimento, nel suo intervento, alla parte oscura del gioco online, quella dell’irregolarità e dell’illegalità. In Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera netta i giochi non consentiti da quelli consentiti. Nel nostro Paese gli operatori di gioco possono svolgere il proprio lavoro poiché autorizzati dallo Stato tramite concessione e i siti online legali sono contrassegnati dai loghi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.
“L’azione dell’Agenzia è rivolta all’individuazione e all’inibizione di quei siti web privi delle autorizzazioni previste, un’esperienza che ha posto l’Amministrazione stessa all’avanguardia in Europa – prosegue Agimeg -. Ad oggi sono inseriti nella Black List, l’elenco dei siti non autorizzati alla raccolta di gioco in Italia, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 9.505 siti illegali”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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