Fondo di solidarietà a tutela del coniuge

fondo di solidarietà a tutela del coniuge

Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno: come fare richiesta di accesso al fondo di solidarietà. Modulo da compilare, documenti richiesti e a chi rivolgersi.

Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno e decreto attuativo

La legge 28 dicembre 2015, n. 208 dispone che, chi è titolare di assegno di mantenimento determinato ai sensi dell’art. 156 del codice civile, in caso di inadempienza del coniuge obbligato, può presentare al tribunale del luogo di residenza, una richiesta per l’anticipazione di una somma non superiore all’importo dell’assegno di mantenimento.

Sarà poi il Ministero della giustizia a rivalersi sul coniuge separato inadempiente per recuperare gli assegni di mantenimento anticipati.

Si tratta di un provvedimento relativamente recente, divenuto attuativo, nel concreto, con il Ministro dell’economia e delle finanze, in data 15 dicembre 2016 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 11 del 14 gennaio 2017.

Nella presente pagina vedremo a chi rivolgersi per presentare istanza d’accesso al fondo, i documenti necessari e il form da compilare per la domanda.

Fondo di solidarietà per il coniuge separato, requisiti

Può accedere al Fondo di solidarietà esclusivamente il coniuge separato che:

  1. sia convivente con figli minori o figli maggiorenni portatori di handicap grave;
  2. non abbia ricevuto l’assegno periodico a titolo di mantenimento per inadempienza del coniuge che vi era tenuto;
  3. abbia il proprio valore dell’indicatore ISEE o dell’ISEE corrente in corso di validità inferiore o uguale a euro 3.000,00;
  4. abbia infruttuosamente esperito le procedure di recupero del credito nei confronti del coniuge inadempiente.

Stando al punto 4, sarà necessario dimostrare che il coniuge in difficoltà economica abbia inoltrato una diffida e abbia tentato di recuperare dall’ex coniuge le somme dovute con l’assegno di mantenimento arrivando al procedimento esecutivo di pignoramento. Per un approfondimento su cosa potete fare in caso di ex coniuge inadempiente (che non versa alimenti o mantenimento) potete leggere la pagina di approfondimento intitolata “Il mio ex marito non mi paga gli alimenti o il mantenimento“. Per le prove necessarie per dimostrare il punto 4 dei requisiti, vi rimando al punto 2. del paragrafo dedicato ai documenti necessari per l’istanza.

Come accedere al fondo di solidarietà per coniuge in stato di bisogno

Per l’accesso al fondo di solidarietà bisogna rivolgersi al Tribunale di competenza territoriale. Non tutti i tribunali, però, hanno avviato questa procedura. Fino a tutto il 2017, i tribunali nei quali è possibile presentare domanda di accesso al fondo di solidarietà coniuge separato sono:

  • Ancona
  • Caltanissetta
  • L’Aquila
  • Perugia
  • Taranto
  • Bari
  • Campobasso
  • Lecce
  • Potenza
  • Torino
  • Bologna
  • Catania
  • Messina
  • Reggio Calabria
  • Trento
  • Bolzano
  • Catanzaro
  • Milano
  • Roma
  • Trieste
  • Brescia
  • Firenze
  • Napoli
  • Salerno
  • Venezia
  • Cagliari
  • Genova
  • Palermo
  • Sassari

Entro la fine del 2018 dovrebbero essere inseriti altri tribunali. Prima di rivolgervi al tribunale della vostra provincia, provate a telefonare al tribunale di competenza territoriale del vostro Comune che, nel frattempo, potrebbe ricevere le istanze di accesso al fondo da parte dei richiedenti.

Documenti necessari per accedere al fondo di solidarietà del coniuge separato che verte in stato di bisogno

Dovete allegare all’istanza i seguenti documenti:

  1. Copia di un documento in corso di validità.
  2. Copia autenticata del verbale di pignoramento mobiliare negativo, cioè vi serve la copia della dichiarazione negativa del terzo tentativo di pignoramento relativo alle procedure esecutive promosse nei confronti del coniuge inadempiente. In questo modo, lo stato si tutela e elargisce un aiuto economico solo a chi realmente ha provato, per via legale, di ottenere gli arretrati e gli assegni di mantenimento spettanti.
  3. Visura rilasciata dalla conservatoria dei registri immobiliari delle province di nascita e residenza del coniuge inadempiente da cui risulta l’impossidenza di beni immobili. Anche in questo modo, lo Stato si tutela così da assegnare i fondi solo a chi ha un ex coniuge realmente nullatenente.
  4. Titolo che fonda il diritto all’assegno di mantenimento. Dovrete quindi allegare la copia del titolo di sentenza del giudice (dove è precisato in che misura il coniuge avrebbe dovuto versare il mantenimento) munita di formula esecutiva rilasciata a norma dell’art. 476, primo comma, del codice di procedura civile.

Per scaricare il form (modulo di domanda) potete usare il collegamento che segue. Il form è in formato PDF, da stampare e compilare a mano.

Download: modulo istanza in PDF