ROMA (ITALPRESS) – Circa un migliaio di manifestanti ha occupato Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, a Roma, per protestare contro l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dei militari israeliani. Lo scalo ferroviario della Capitale è stato chiuso in via precauzionale e isolato da un cordone di polizia per motivi di ordine pubblico. Intanto, altra gente continua ad arrivare dal corteo partito da San Lorenzo. Il traffico nella zona è paralizzato e la polizia ha fatto defluire alcune auto facendole passare lungo i marciapiedi. Tra i cori intonati dagli attivisti pro-Pal “Free, Free, Palestine”, “Intifada” e “Blocchiamo tutto il Paese”.
“Vogliamo le dimissioni del Governo Meloni”, “Israele Stato terrorista”. Con questi slogan i manifestanti pro-pal, dopo aver bloccato Piazza dei Cinquecento a Termini, hanno iniziato un corteo improvvisato in direzione Largo Chigi per manifestare il proprio dissenso contro l’operato del Governo italiano e contro quello di Israele, che in serata ha bloccato le imbarcazioni della Flotilla.
Dopo una lunga trattativa con la Polizia, i manifestanti pro-pal a Roma hanno ottenuto il via libera proseguire su via del Tritone, con destinazione finale Piazza Silvestro, a due passi da Palazzo Chigi. Un’ovazione, accompagnata da “Bella ciao” ha accolto l’arretramento dei mezzi blindati.
A MILANO OCCUPATA LA STAZIONE CADORNA
Circa un migliaio di manifestanti pro-pal a sostegno della Global Sumut Flotilla ha occupato la stazione Cadorna, a Milano. Il corteo era partito da Piazza della Scala.
PRO-PAL IN PIAZZA A TORINO, CHIUDONO GLI INGRESSI DI DUE STAZIONI
Anche a Torino, come in tante altre città italiane, i comitati Pro Pal hanno cominciato a scendere in strada e a riempire le piazze a sostegno della Global Sumud Flotilla, bloccata dalla marina israeliana. Intorno alle 21,30 si sono riuniti i primi gruppi di manifestanti in piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio, dove è stato allestito anche un maxischermo che trasmette quello che sta accadendo in mare. Nelle vie del centro ci sono anche i collettivi studenteschi, che già da qualche ora stavano occupando la sede delle facoltà umanistiche di Palazzo Nuovo. In testa al corteo un grande striscione che recita “Blocchiamo tutto! A difesa della Palestina, a sostegno della Flotilla, contro il riarmo”, su cui campeggia anche il logo della sigla sindacale Usb, che già aveva organizzato la manifestazione di sabato scorso. Una protesta scandita dai cori “Free Palestine!”. In questo momento sono stati chiusi per precauzione gli ingressi delle stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa, per scongiurare eventuali occupazioni dei binari.
MANIFESTANTI PRO-PAL A NAPOLI, OCCUPATA LA STAZIONE CENTRALE
Manifestanti pro-pal hanno occupato i binari della stazione centrale di Napoli, per protestare contro l’abbordaggio da parte delle autorità israeliane della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. La circolazione dei treni a Napoli Centrale è sospesa. “Avevamo detto che avremmo bloccato tutto e lo stiamo facendo. Palestina libera, giù le mani dalla Global Sumud Flotilla”, scrive su Facebook Mezzocannone Occupato, uno dei collettivi che partecipa alla protesta.
PROTESTA IN PIAZZA A FIRENZE
Circa 500 persone si sono ritrovate nella tarda serata di oggi in piazza Santissima Annunziata a Firenze per dire no al genocidio e a supporto della Flotilla. Esposte bandiere palestinesi e lanciati cori in favore della città di Gaza.
BLOCCATO IL PORTO DI GENOVA
Porto bloccato a Genova dopo l’abbordaggio alla Global Sumud Flotilla: centinaia di persone hanno raccolto l’appello di Usb e Calp e hanno formato un presidio nei pressi dei varchi di San Benigno e via Albertazzi. Nello stesso punto sono confluiti in corteo gli studenti universitari che dal 23 settembre bloccano la sede principale dell’ateneo in via Balbi. “Bloccheremo tutta l’Italia”, cantano i manifestanti in coro ricordando lo sciopero generale proclamato da Usb e Cgil per il 3 ottobre. Sono stati accesi falò con copertoni e cassette di legno. L’intenzione è mantenere il blocco per tutta la notte. “Noi abbiamo dichiarato un presidio permanente in attesa dello sciopero generale, poi si vedrà che vedrà che iniziative prendere – ha detto Stefano Rebora, presidente dell’associazione Music for Peace che ha raccolto oltre 200 tonnellate di aiuti per la Flotilla -. Mi sento di dire a tutti di non spaventarsi, di essere educati, di essere pacifici, ma nello stesso tempo risoluti nel chiedere un cambiamento di questo mondo, il riconoscimento della Palestina come Stato, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, lo stop al genocidio, il cessate il fuoco”.
– foto xa8/Italpress –
– foto copertina xc7/Italpress –
(ITALPRESS).