Firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità

ROMA (ITALPRESS) – Dopo un lungo e articolato percorso negoziale, iniziato nel 2024 e proseguito nei mesi successivi, è stata firmata oggi la preintesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2022-2024, che riguarda oltre 580mila dipendenti non medici del Servizio sanitario nazionale. L’accordo è stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali Nursind, Cisl, Fials e, in data odierna, anche dal Nursing Up, consentendo così il raggiungimento della maggioranza necessaria per la validità della firma. Non hanno firmato l’accordo Cgil e Uil, che hanno mantenuto la loro posizione di contrarietà già espressa nelle fasi precedenti della trattativa. Il contratto prevede un aumento medio mensile di 172 euro per 13 mensilità, insieme a numerose innovazioni volte a migliorare le condizioni di lavoro, valorizzare le competenze professionali e rafforzare l’efficienza del sistema sanitario.

Il contratto si rivolge a oltre 581.000 dipendenti del comparto, compresa la sezione della ricerca sanitaria e prevede un aumento medio mensile di 172 euro per 13 mensilità. L’ipotesi di Ccnl si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale volte a migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare le competenze professionali in continuità con il precedente contratto. E’ stato infatti previsto, fra l’altro, l’ampliamento della platea dei possibili dipendenti che possono partecipare all’accesso all’area di elevata qualificazione: oltre alla laurea magistrale accompagnata da un incarico di funzione di almeno tre anni è stata introdotta la possibilità di accesso al personale in possesso della laurea triennale accompagnata da un periodo di incarico di funzione di almeno sette anni oppure il possesso di titoli di studio equipollenti ai sensi dell’art. 4 della Legge 26.2.1999, n. 42 unitamente ad un periodo di almeno sette anni di incarico di funzione.

Sono stati aggiornati alcuni aspetti degli incarichi già previsti dal precedente contratto prevedendo la possibilità di poter coniugare lo straordinario in presenza di incarico fino al valore di 5.000 euro. Particolare attenzione è stata riservata all’aumento dell’età media del personale prevedendo specifiche politiche e strumenti di age management volte a favorire e a migliorare le condizioni di lavoro del personale pubblico che presenta oggi un’età media elevata, la possibilità di fruizione delle ferie anche ad ore, eventuali necessità temporanee del personale che possono essere affrontate attraverso la concessione di limitati periodi di part time in deroga alla graduatoria annuale. Data la peculiarità del settore sanitario, è stato introdotto specifica tutela per il personale oggetto di aggressioni da parte di terzi, prevedendo il patrocinio legale da parte dell’Azienda e la possibilità, se richiesta dal dipendente, di avere supporto psicologico. Infine, sono state aggiornate le indennità di specificità infermieristica e di tutela del malato nonché l’indennità di pronto soccorso prevedendo un meccanismo di distribuzione delle risorse fra regioni in linea con quanto già introdotto con il contratto dell’area, delineando un percorso che consenta l’integrale utilizzo delle disponibilità economiche garantite dalla legge.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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