VENEZIA (ITALPRESS) – Giovedì 6 novembre in Fiera a Verona si alza il sipario sulla 127^ edizione di Fieracavalli, il salone internazionale di riferimento per il settore equino e ippico. Fino a domenica 9 novembre sono attesi 140.000 visitatori tra appassionati, atleti, operatori e buyer esteri, con la presenza di oltre 2.200 cavalli di 60 razze nei 12 padiglioni e nelle 6 aree esterne, per una superficie di oltre 128.500 metri quadrati, e un fitto programma di oltre 200 eventi tra competizioni, spettacoli e convegni con 35 associazioni allevatoriali, 700 aziende espositrici da 25 Paesi. La Regione Veneto, come da tradizione, partecipa con un suo stand nel padiglione 4 (spazio E2), che sarà animato da ben 22 eventi e che sarà inaugurato giovedì 6 novembre alle 12. Nei suoi 336 mq sarà ospitato anche un corner dedicato alle torce olimpiche e paralimpiche che saranno svelate giovedì alle 13.30 e rimarranno nello stand veneto fino alla conclusione della Fiera. Sempre nello spazio della Regione, sono previsti un’area di accoglienza e info point che offrirà informazioni e materiale promozionale sui parchi del Veneto, la Via delle Prealpi, sulle opportunità per scoprire il territorio da parte dei Consorzi di Promozione Turistica, e un corner Avepa.
Verranno organizzate come ogni anno delle degustazioni gratuite su prenotazione in collaborazione con i Consorzi di tutela delle produzioni agroalimentari e vinicole e con le Strade dei vini, dell’olio e dei sapori. Con un ecosistema a livello nazionale di quasi 3 miliardi di euro, gli sport equestri si rivelano una risorsa importante per il Paese. Secondo dati FISE, la spesa totale annuale sostenuta dai praticanti dell’equitazione sportiva si attesta intorno a 1,7 miliardi di euro tra attività dirette e indirette. Studi FISE/Luiss indicano un impatto complessivo sull’economia nazionale tra 2,3 e 3 miliardi di euro di ricadute tra attività sportive, turismo e filiere collegate. Il settore equestre (tra sport e turismo) occupa dalle 40.000 alle 50.000 persone e conta 100.000 cavalli che svolgono in via ordinaria attività di equitazione sportiva. In Italia ci sono circa 350.000 equidi, di cui oltre 280.000 cavalli, 4.400 muli, 63.560 asini, 132 bardotti e 22 zebre. Gli allevamenti sono 185.526 di cui 149.406 di cavalli. Le razze equine registrate nel nostro Paese sono 29.
Sono infine 3 milioni di cavalieri vocati al turismo equestre sugli oltre 7.000 km di ippovie registrate, tra cui quella più alta sul Monte Baldo (2.059 metri slm). Con oltre 31.260 equidi, il Veneto si colloca al settimo posto tra le regioni per numero di cavalli, asini e muli. I cavalli sono 23.407, utilizzati non solo negli sport, ma anche in agriturismo, ippoterapia e turismo equestre. La provincia di Padova è in testa e seguono Verona con 6.273 equidi, Vicenza con 5.892, Treviso con 5.876, Belluno con 2.996 e Venezia con 2.921. Sono circa 30 le aziende agrituristiche che offrono attività come corsi di equitazione, passeggiate a cavallo e visite ai maneggi. Le ippovie in Veneto sono un sistema integrato di 12 percorsi equestri ad anello, collegabili tra loro, che si estendono per oltre 360 km attraverso il territorio collinare della Pedemontana, dalla provincia di Verona a Belluno: Antiche Terre dei Cimbri nella zona della Lessinia; le Ippovie delle Prealpi Trevigiane e Bellunesi, 266 km tra nove comuni lungo il fiume Piave; la Piana di Marcesina sull’altopiano di Asiago-Enego; le Fortificazioni del Toraro nelle Alte Valli Vicentine; le Malghe del Monte Cesen; i percorsi nella Valbelluna; l’itinerario Dal Nevegal al Col Visentin; “Il Giardino d’Europa” sul monte Baldo; la Valpolicella Superiore; “Grandi Alberi e Piccole Dolomiti” nella zona di Recoaro; L’Altopiano della Grande Guerra sui Sette Comuni; Il Monte Sacro alla Patria sul Grappa; e infine La Foresta della Serenissima in Cansiglio.
– foto di repertorio ufficio stampa Veronafiere –
(ITALPRESS).









