Fico visita Villa La Gloriette a Napoli

NAPOLI (ITALPRESS) – Mattinata di sole all’insegna di legalità e sociale per il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico che ha fatto visita nei giorni scorsi, nella sua Napoli, a Villa La Gloriette, un bene confiscato alle mafie che oggi è diventato un simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Nella struttura di via Petrarca a Posillipo, da dodici anni ormai, la Cooperativa L’Orsa Maggiore ha avviato progetti personalizzati di integrazione sociale con coloro che vivono una condizione di vulnerabilità per condizioni organiche o esperienze traumatiche pregresse. “Casa Glo” è un servizio rivolto soprattutto ai giovani con fragilità che hanno la possibilità di iniziare un percorso di sviluppo delle proprie autonomie e di inserimento sociale. La cosiddetta “Officina dei Sogni” in cui i ragazzi sperimentano i ritmi, le mansioni e l’organizzazione del lavoro attraverso simulazioni in modo tale da, una volta rafforzati rispetto alla fiducia in sé stessi e alla motivazione, essere poi inseriti nel processo produttivo.
“Questo è uno di quei tanti appuntamenti che reputo importanti e fondamentali – ha dichiarato Roberto Fico a margine dell’appuntamento -. Le cooperative che riutilizzano i beni in questo modo, dando opportunità ai giovani che hanno difficoltà nell’inserimento sociale e lavorativo, danno un senso a tutta la fatica dello Stato che fa una prima parte di repressione e confisca dei beni. Associazioni come L’Orsa Maggiore completano il lavoro. Sono un tassello assolutamente fondamentale per poi riuscire a mettere a terra progetti meravigliosi”, ha spiegato il Presidente della Camera che poi è andato a passeggio sulla bella terrazza con vista sul Golfo di Napoli ammirando le varie bancarelle gestite dai ragazzi della struttura in compagnia anche del sindaco partenopeo Gaetano Manfredi. “E’ molto importante promuovere le iniziative che riescono a dare sostegno ai tanti bisogni di welfare che la nostra città ha e che spesso non vengono soddisfatti dall’azione del pubblico – ha sottolineato l’inquilino di Palazzo San Giacomo -. Determinante quindi parlare di questa visita in un luogo confiscato alle mafie che rappresenta come si possa passare dal male al bene. Ha un valore simbolico per una Napoli che deve mettere al centro i temi della legalità e della solidarietà come fattori di riscatto”.
(ITALPRESS).

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