Fiasconaro: “È il momento di investire sull’e-commerce”

“L’Italia si rialzerà, l’Italia rinascerà e tornerà a volare come ha sempre fatto, proprio come una colomba”. Ottimista, nonostante il tremendo clima vissuto nel Paese, Nicola Fiasconaro, da qualche tempo diventato l’ambasciatore dei sapori siciliani nel mondo, usa la metafora della colomba per disegnare il futuro del Paese nei giorni in cui la nazione è sotto scacco di un nemico invisibile: il coronavirus. Per il pasticciere, il cui nome è  ormai sinonimo di successo, la chiave di volta, l’elemento che permetterà alla Penisola di liberarsi dalle secche di una crisi senza precedenti sarà l’agroalimentare, le specialità della
terra e le produzioni enogastronomiche simbolo del made in Italy.

“Questo – osserva in un’intervista all’ITALPRESS – è un momento di estrema delicatezza, non c’è frase consona che riesca a definire quello che sta accadendo all’umanità, il problema non è solo italiano, è l’intero pianeta che si ferma, è un momento surreale”.  La sua azienda con base a Castelbuono, borgo di 9 mila anime immerso nella vallata delle Madonie, da anni è un marchio dolciario di qualità. Un successo consolidato per un’azienda la cui crescita quest’anno sembra essere pero’ messa a rischio dal
Covid-19.

“Stavamo registrando un incremento della produzione, stavamo producendo rispetto all’anno passato il 20% in più di colombe, ci siamo dovuti fermare per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi”, spiega Fiasconaro, costretto a correre ai ripari per evitare perdite. In un momento in cui la distribuzione vede scomparire i canali classici chiusi per decreto, l’azienda ha infatti puntato ancora di più sull’e-commerce.

“Per fortuna – spiega – l’esperienza Fiasconaro nella vendita online è abbastanza collaudata ma in questi giorni la stiamo potenziando. Le colombe volano metaforicamente per dare un segno, d’altronde la colomba è simbolo di rinascita”.

Per il noto pasticciere la prova del coronavirus potrebbe trasformarsi in una straordinaria opportunità, soprattutto a poche settimane dalla Pasqua. “Mi rivolgo ai miei colleghi, questo
è il momento per pianificare e organizzarsi investendo sull’e-commerce. In queste settimane nei negozi specializzati, nelle pasticcerie non è più possibile vendere nulla. I canali tradizionali sono stati azzerati, questa è l’occasione per cogliere questa nuova opportunità.

Un’opportunità – ribadisce – per chi non era abituato nella vendita online a riuscire a fare
accordi con le diverse piattaforme in modo da fare arrivare, nell’arco di 24 ore, le proprie produzioni nelle case della gente”.

Da inguaribile ottimista, Fiasconaro scopre in questa fase così difficile per la storia dell’Italia un momento di grande unione nazionale.

“Nonostante la distanza fisica tra gli esseri umani, metaforicamente l’Italia la vedo unita, da questa tragedia dobbiamo dimostrare che l’Italia e’ condivisione – sottolinea -. Ecco, dal punto di vista finanziario, se ripartiamo uniti l’Italia non deve temere nulla, sara’ un nuovo risorgimento, contro la disgregazione del passato. Solo cosi’ si potrà ripartire alla
grande, solo in questo modo l’Italia sfiderà il mondo”.

L’azienda Fiasconaro, anche se nel quadro delle pesanti restrizioni, non intende fermarsi e approfitta del periodo di stasi forzata per progettare il proprio avvenire: “Non ci stiamo fermando, investiamo in ricerca scientifica, vogliamo dimostrare al mondo che il sistema del dolce deve subire una trasformazione. E credo che bisogna ripartire dalla terra, dalla Terra madre. E’ necessario dare dignità all’agricoltura ma non in maniera assistenziale, solo così vinceremo alla grande, è la mia utopia, ed è una utopia realizzabile”.

Nicola Fiasconaro si accoda intanto al coro di coloro che chiedono agli italiani di comprare solo made in Italy per rilanciare l’economia del Paese.

“Io sono un integralista su queste cose – chiarisce – con tutto il rispetto per le multinazionali ma in Sicilia abbiamo ottimi prodotti che arrivano dal Ragusano, facciamo mozzarelle buonissime, vini meravigliosi, abbiamo un comparto agroalimentare che necessita di essere rilanciato, partiamo da quello. Ci sono aziende che fanno la pasta con il
nostro grano duro, bisogna partire da queste cose, dall’orgoglio per prodotti riconosciuti che in questo momento diano forza al vero made in Sicily e made in Italy”.

L’isolamento a cui è costretto colui che è considerato un eccelso “artista del dolce”
non ha fermato la sua mente creativa, ma anzi sta approfittando di questo periodo che sembra immobile per concepire nuove creazioni.

“Io vivo in campagna a Castelbuono, con mio figlio stiamo sperimentando il panettone della prossima stagione, ci confrontiamo per sfidare il mondo. Questo periodo passerà,
bisogna prepararsi e se saremo agguerriti vinceremo questa sfida”.

(ITALPRESS).

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