MILANO (ITALPRESS) – L’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un dazio al 50% sul comparto dei mobili a partire dall’1 ottobre “ci chiediamo se rimetta in discussione l’accordo quadro di agosto con l’Europa sul 15%”. Lo dice all’Italpress il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin.
“Dopo la conferma in generale dell’accordo di agosto da parte della Commissione Europea, assieme alle federazioni europee del mondo dell’arredo abbiamo avanzato una richiesta ufficiale di conferma che le dichiarazioni di Trump non riguardino i produttori europei – spiega Feltrin -, ma possiamo presupporre che i dazi riguardino i prodotti cinesi e vietnamiti”. Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin definisce la situazione attuale “un limbo in attesa che nelle prossime ore arrivino risposte che ci tranquillizzino”. Gli Stati Uniti sono sempre stati un paese proficuo per il nostro comparto mobili: si tratta infatti della seconda destinazione per il nostro export e la prima tra i paesi extra europei.
“Il mercato americano per noi è molto importante: noi esportiamo circa 2,2 miliardi della nostra filiera, e 1,7 miliardi riguarda l’arredo. Dall’entrata in vigore del dazio al 15%, abbiamo avuto a luglio un -7,7% di esportazioni negli Stati Uniti rispetto allo stesso mese del 2024 – sottolinea Feltrin -. Contestualmente abbiamo anche avuto a marzo un aumento delle importazioni in Europa di mobili cinesi, pari al 38%. Sono tutti segnali che confermano che i dazi possono creare alla nostra filiera gravi danni diretti sulle esportazioni verso l’America, ma anche indiretti con l’invasione di prodotto cinese in Europa”. Secondo Feltrin, un’eventuale applicazione di un dazio al 50% ci esporrebbe a “percentuali drammatiche di perdita di export e soprattutto aumenterà ancora di più il pericolo dell’invasione cinese anche in Europa del prodotto arredo”.
“Faremo tutte le pressioni possibili a livello Ue per riuscire a mitigare al massimo questo danno e dall’altra parte chiederemo al Governo italiano aiuti concreti alle aziende che perderebbero di colpo un mercato così importante – conclude il presidente di FederlegnoArredo -: abbiamo aziende con percentuali di esportazione verso l’America superiori al 50%”.
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(ITALPRESS).