ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo ottenuto molte delle cose che si rendevano necessarie per gli allevatori di api e l’azione coordinata tra i ministeri della Salute e dell’Agricoltura, le rappresentanze dei medici veterinari e dell’apicoltura ha favorito un confronto sereno e costruttivo: all’apicoltura viene così assicurata una solida prospettiva come comparto essenziale per la sicurezza alimentare“. Lo ha dichiarato Raffaele Cirone presidente della Federazione Apicoltori Italiani, a margine dell’evento sulla salute delle api, organizzato al ministero della Salute, presenziato dai ministri Schillaci e Lollobrigida e dal sottosegretario alla Salute Gemmato.
Per la FAI è necessario ora correggere le ultime criticità sulle quali le organizzazioni apistiche nazionali hanno saputo costruire una solida posizione unitaria – la Federazione Apicoltori Italiani (FAI), costituitasi nel 1953, l’Unione Associazioni Apicoltori Italiani (UNAAPI), costituitasi nel 1981 e Miele in Cooperativa (MIC) costituitasi nel 2021 – che Cirone, in veste di portavoce, ha chiaramente rappresentato e motivato nel corso dei lavori: l’obbligo formativo, previsto dal Sistema Identificazione e Registrazione (I&R), riguarda decine di migliaia di persone: serve più tempo per organizzare il settore e c’è pieno accordo sulla necessità di una proroga di un anno della scadenza fissata al 31 dicembre 2025; permane una zona grigia di mancati iscritti all’anagrafe apistica nazionale – stimati tra il 25 e il 30% degli apicoltori italiani – il cui operato costituisce concorrenza sleale a danno di coloro che hanno correttamente dichiarato e censito i propri alveari; gli apicoltori più anziani, (over ’60), hanno fatto la storia del settore ed è grazie a loro che abbiamo un patrimonio di alveari consistente, in buona salute e produttivo: prevedere per loro una deroga alla formazione obbligatoria in apicoltura, materia in cui hanno già dimostrato di essere “maestri”, ci pare un atto dovuto, sul quale invitiamo il ministero della Salute ad una attenta riflessione.
“Pensiamo che gli apicoltori che hanno fatto maturare queste condizioni, emancipando il settore da allevamento ‘minore’ ad ‘essenziale’, meritino un ultimo e giusto riconoscimento per lo sforzo profuso fino ad oggi, affidandoci un capitale naturale che tutti ci invidiano in Europa e nel mondo”, ha concluso il presidente della FAI, Raffaele Cirone.
– foto ufficio stampa Confagricoltura –
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