Eurovision, Mengoni “Dalla musica messaggio di pace e amore”

ROMA (ITALPRESS) – “La musica è messaggera di pace e amore, almeno per quanto riguarda la mia musica e credo che questo riguardi tutti i paesi che sono all’Eurovision”. Lo ha detto Marco Mengoni, incontrando i giornalisti in videocollegamento da Liverpool, dove rappresenterà l’Italia alla finale dell’Eurovision Song Contest 2023 prevista per sabato 13 maggio.
Il cantante ha detto di essere “soddisfatto”: si tratta della sua seconda volta all’Eurovision, dopo la partecipazione del 2013 con “L’essenziale”. “Mi sto divertendo di più rispetto a dieci anni fa – ha spiegato – quando avevo un po’ più di pressione. In questi anni – ha continuato – ho avuto l’opportunità di fare tantissime esperienze e capire bene cosa volesse dire un palco come questo e l’importanza che ha. Dieci anni fa ero molto giovane e inesperto: mi sono fatto prendere dall’emotività del momento e dalla pressione. Quest’anno sono partito già con strumenti che fortunatamente ho appreso in questi dieci anni di carriera. È bello essere qui e ho trovato l’energia giusta”, ha aggiunto, parlando anche dell’energia che riesce a dare “Liverpool, la casa dei Beatles, uno dei gruppi che mi ha sempre ispirato”, ha precisato.
Lo slogan di questa edizione è “United by music”. “Amo il sottotitolo di quest’anno”, ha spiegato Mengoni. “Sicuramente – ha continuato – la parola ‘musica’ è importante ma punterei l’accento sulla parola ‘uniti’. Credo che questo Eurovision debba servire per mandare messaggi e urlarli, soprattutto in questo momento storico”.
L’edizione di quest’anno avrebbe dovuto svolgersi in Ucraina. “A me sarebbe piaciuto andare a Kiev domani – ha evidenziato -, perché avrebbe voluto dire che la guerra è finita e che quindi non ci sono più persone che soffrono in quel modo. Essere uniti qui significa anche mandare un messaggio a tutta l’Europa: la musica può sensibilizzare e inviare messaggi di pace”.
Alla Liverpool Arena il cantante porterà “Due Vite”, il brano con cui ha trionfato alla 73esima edizione del Festival di Sanremo e che è stato appena certificato triplo platino. Sul palco ci sarà una narrazione “concreta” che mostra la relazione intima con noi stessi e la ricerca di equilibrio tra sogno e realtà. Per portare in scena il suo mondo Mengoni ha scelto l’arte di Yoann Borgeois, artista internazionale, performer, coreografo, direttore artistico, acrobata. “Era difficile mettere in scena il senso di Due vite – ha spiegato Mengoni -, la relazione tra conscio e inconscio. Credo di essere riuscito a mettere in scena questo alternarsi di vita reale e vita dei sogni, quella più profonda ed emotiva. Sono contento di avere una squadra che proviene da varie parti d’Europa”.
Da Liverpool il cantante italiano ha anche annunciato il suo primo tour, prodotto da Live Nation, nei principali palazzetti simbolo della scena musicale europea. Dopo le quattro anteprime live in avvicinamento ad Eurovision andate sold out in tempo record a Parigi, Bruxelles, Francoforte e Zurigo, ci sono tappe in otto nuovi paesi Europei: Spagna (Barcellona il 18 ottobre al Sant Jordi Club), Belgio (Bruxelles il 21 ottobre al Forest National), Olanda (Amsterdam il 23 ottobre all’AFAS Live), Francia (Parigi il 25 ottobre allo Zénith Paris), Germania (Francoforte il 27 ottobre presso Jahrhunderthalle), Austria (Vienna il 29 ottobre al Gasometer), Svizzera (Zurigo il 31 ottobre presso Hallenstadion) e ancora Germania (Monaco il 2 novembre all’Olympiahalle).
Intanto Mengoni è stato anche candidato ai David di Donatello nella sezione Miglior canzone originale con “Caro amore lontanissimo”, il brano di Sergio Endrigo da lui interpretato che fa parte della colonna sonora de “Il Colibrì”, il film di Francesca Archibugi. Il cantante ha espresso soddisfazione per la candidatura precisando, però, di essere dispiaciuto di “non poter essere lì”.
Infine, a chi gli ha chiesto se c’è anche un altro messaggio da inviare dal palco di Liverpool con la sua musica, Mengoni ha risposto che il messaggio potrebbe essere quello di “non perdere tempo perché ce n’è pochissimo e non lo possiamo decidere noi”.
-foto ufficio stampa Mengoni –
(ITALPRESS).

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