Enpaf, via libera dal Consiglio Nazionale al budget di previsione 2026

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio Nazionale dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti (Enpaf) ha approvato oggi il budget di previsione 2026, confermando la solidità economica e patrimoniale dell’Ente e inaugurando un nuovo corso fondato su trasparenza, responsabilità e visione di lungo periodo.
Aprendo i lavori del Consiglio – a cui ha partecipato il Sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato e con la partecipazione delle rappresentanze di tutte le componenti della categoria: Federfarma, Sunifar, Assofarm, Farmacie Unite, SIFO, Sinafo, Federazione Nazionale Parafarmacie e Unaftisp, coinvolte con lo spirito di avviare sin dall’inizio della nuova consiliatura un tavolo operativo di riforme – il Presidente Maurizio Pace ha rinnovato la gratitudine per la fiducia ricevuta dai colleghi che lo hanno eletto, e ha ricordato la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione: Rachele Aspesi, Daniela Cremona, Luciano Diomedi, Vincenzo Danilo Lozupone, Vincenzo Santagada, Paolo Savigni, il Presidente FOFI Andrea Mandelli, i rappresentanti ministeriali Vittorio Carparelli e Vladimiro Grieco, con Eugenio Leopardi eletto Vicepresidente.
Per la prima volta, i componenti ministeriali sono giovani colleghi: un segnale di rinnovamento e apertura generazionale. Pace ha inoltre ringraziato il Consiglio uscente e il Presidente Emilio Croce.
Il budget 2026 prevede un utile di esercizio superiore a 132 milioni di euro, confermando una tendenza positiva. Crescono le risorse destinate alla previdenza, all’assistenza e al welfare integrato.
Nel 2026, le spese di welfare integrato aumenteranno dai 7,6 milioni del 2025 a oltre 8,7 milioni di euro, e grazie alla convenzione con EMAPI, tutti gli iscritti – inclusi coloro che versano il solo contributo di solidarietà – potranno accedere a prestazioni quali Assistenza Sanitaria Integrativa (ASI), Long Term Care (LTC) e Temporanea Caso Morte (TCM).
In aumento anche la spesa per le pensioni, che supererà i 210 milioni di euro, e quella per l’assistenza diretta, pari a oltre 3,2 milioni di euro nel 2026, a cui si aggiungerà oltre 1 milione di euro per le maternità.
Cala leggermente il saldo previdenziale, che passa da 93 a 90 milioni di euro, ma rimane solido, a conferma della sostenibilità dell’Ente.
I contributi soggettivi superano i 201 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 3,2 milioni di euro di contributo di assistenza, e oltre 15 milioni per il contributo 0,5%.
Per l’anno venturo è prevista inoltre una riduzione delle quote contributive dell’assistenza e dell’indennità di maternità, resa possibile dagli avanzi maturati nelle precedenti gestioni: un intervento immediatamente percepibile dagli iscritti, e coerente con l’obiettivo di costruire un sistema più equo e vicino ai farmacisti.
Nel suo intervento, il presidente Pace ha delineato la direzione strategica dell’Ente: “Accolgo questo mandato con senso di responsabilità – ha dichiarato – e con l’impegno di guidare un Enpaf trasparente, vicino ai colleghi e capace di affrontare le sfide demografiche, sociali e professionali. La sostenibilità non si garantisce tagliando, ma costruendo equità, innovazione e fiducia”. Pace ha poi evidenziato le trasformazioni in atto nei sistemi di welfare: invecchiamento della popolazione, calo delle nascite, aumento dei bisogni sociali. In questo scenario, l’Enpaf punterà a coniugare giustizia sociale, sostenibilità e adeguatezza delle prestazioni, rifiutando approcci emergenziali basati su tagli lineari.
Particolare rilievo è stato attribuito al tema della riforma previdenziale, con diversi accenni alle line programmatiche della nuova presidenza: la revisione dei criteri di calcolo delle pensioni; incentivi per proseguire volontariamente l’attività oltre l’età pensionabile; il rafforzamento della previdenza complementare tramite Fondo Sanità e forme volontarie; la valutazione di un modello contributivo misto, in parte a prestazione definita e in parte contributivo.
Fra le priorità assolute anche i giovani farmacisti, da attrarre e incentivare attraverso misure quali l’iscrizione all’Enpaf anticipata per studenti degli ultimi anni, con contribuzione ridotta; prestiti d’onore agli under35 per formazione e attività professionali; il potenziamento delle misure per la genitorialità; piani di risparmio e investimento dedicati; e infine la nascita dell’Osservatorio Giovani, che guiderà le politiche dell’ente secondo criteri di ascolto e partecipazione dei giovani farmacisti.
Diverse proposte anche per i pensionati, definiti dal presidente Pace “memoria viva della professione”. Per loro si pensa alla creazione di una categoria contingentata con contributo simbolico, all’avvio di un Osservatorio Pensionati, e infine a una revisione ulteriore dei criteri di adeguamento delle pensioni, già oggi rivalutate al 100% dell’inflazione: un unicum fra le professioni sanitarie e non solo.

– foto ufficio stampa Enpaf –
(ITALPRESS).

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