Diga di Genova, Bucci “Possiamo finire entro dicembre 2027”

ROMA (ITALPRESS) – “L’azienda conferma che si può fare per dicembre 2027 e noi faremo in modo che si faccia per dicembre 2027”. Lo ha detto il presidente della Liguria Marco Bucci, commissario per la ricostruzione di Genova, commentando l’approvazione definitiva della variante di layout per la nuova diga foranea del porto di Genova. “Se poi sarà a gennaio ci autoaccuseremo di aver fatto un mese di ritardo, però le cose devono andare avanti in questi termini”. La variante approvata permetterà di lavorare in parallelo sulle due fasi: “Altrimenti – ha confermato Bucci – non riusciremo a guadagnare i tre anni che diciamo di aver guadagnato. Poi se ne guadagneremo due e mezzo va bene lo stesso, però dobbiamo lavorare con la miglior ipotesi che abbiamo e poi su quella poi vedremo cosa riusciamo a costruire”. Il governatore e commissario ha ricordato che la progettazione esecutiva della fase B è già completata, quindi “si potranno cominciare subito i lavori”.

“Io so che noi abbiamo fatto al ministro due ipotesi: l’ipotesi in cui si faccia il forno elettrico che libererà 300mila metri quadrati e l’ipotesi in cui non si faccia il forno elettrico che libererà 600mila metri quadrati. Abbiamo già tutta una lista di aziende che vorrebbero entrare in quelle aree, quindi vedremo. Ma direi che ora la cosa principale è capire cosa si fa con l’acciaio”, ha aggiunto commentando le indiscrezioni di stampa sul piano di Jindal per l’ex Ilva che non prevedrebbe il forno elettrico a Genova. “Dopodiché, quando abbiamo capito cosa si fa con l’acciaio, si può pensare cosa si fa col resto, ma se non si capisce cosa si fa con l’acciaio la situazione rimane ancora congelata come è rimasta per otto anni, e non va bene – ha aggiunto il governatore -. Noi vogliamo che quell’area generi posti di lavoro per Genova con ricadute economiche e occupazionali e l’acciaio è un modo per avere posti di lavoro. Ovviamente ce ne sono altri, però non sono in alternativa, sono in complemento. Questa è la cosa importante che bisogna chiarire”. Tra i soggetti interessati alle aree ex Ilva di Cornigliano, ha aggiunto Bucci, non c’è solo il comparto della logistica: “Sono aziende che fanno industria”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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