Derivati, in Italia il volume delle transazioni sale a 480 miliardi di dollari

ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso mese di aprile è stata condotta dalla Banca d’Italia l’indagine triennale sui mercati dei cambi e dei derivati OTC (Over-The-Counter) su valute e tassi di interesse. Per questa edizione tale indagine si compone di due raccolte: una sul volume delle transazioni effettuate dalle principali banche residenti e l’altra sul regolamento dei derivati regolati dai gruppi bancari.

L’indagine, coordinata dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), è stata effettuata da 52 banche centrali e autorità monetarie nelle rispettive giurisdizioni; la BRI pubblica i risultati complessivi sul proprio sito web. La Banca d’Italia ha diffuso oggi, in aggiunta, i risultati nazionali sul volume delle transazioni in cambi e in derivati OTC su valute e tassi di interesse, controvalutati in dollari USA. In Italia, ad aprile 2025 il volume delle transazioni in cambi e in derivati OTC su valute è pari a circa 480 miliardi, un controvalore superiore rispetto a quello registrato nell’indagine precedente condotta nello stesso mese del 2022 (380 miliardi). Per i mesi di aprile del 2022 e del 2025, si osserva un aumento del volume delle negoziazioni in derivati su tassi d’interesse da 417 a 513 miliardi. Nel mercato dei cambi e dei derivati su valute il dollaro rimane la valuta di riferimento, con transazioni per un controvalore pari a 385 miliardi. Per quanto riguarda gli strumenti contrattuali, in Italia lo swap in valuta estera rimane lo strumento più diffuso sul mercato dei cambi e dei derivati su valute (289 miliardi).

Con riferimento ai derivati sui tassi di interesse, i forward rate agreements continuano ad essere gli strumenti più utilizzati per un controvalore di 173 miliardi; al contempo si osserva un significativo aumento della contrattazione in overnight indexed swaps che si attesta su un controvalore di 166 miliardi (109 miliardi ad aprile 2022). I risultati per tipologia di controparte evidenziano che la maggior parte delle transazioni sono effettuate con banche non residenti (per un controvalore pari a circa 315 e 202 miliardi, rispettivamente, nel mercato dei cambi e derivati su valute e in quello dei derivati su tassi di interesse). Infine, le negoziazioni con altre istituzioni finanziarie ad aprile 2025 registrano un controvalore di 397 miliardi, in aumento rispetto ai 106 miliardi rilevati nello stesso mese del 2022.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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