“E’ motivo di orgoglio essere l’allenatore del Sassuolo nell’anno del centenario. Faccio parte di un società seria e mi devo tenere stretto il posto. Cerchiamo di fare bene il nostro lavoro”. Roberto De Zerbi parla del suo club che festeggia il 100esimo compleanno dall’anno della fondazione e che è in un ottimo momento. I neroverdi sono tra le squadre più in forma del post-lockdown e dopo aver fermato l’Inter e battuto la Lazio, ieri hanno pareggiato 3-3 contro la Juventus: “Stiamo facendo molto bene, siamo diventati più bravi a leggere le situazioni – ha spiegato De Zerbi – La volontà è quella di dare gli elementi giusti per far scegliere bene i giocatori in base alle situazioni, che nel calcio sono sempre differenti. Squinzi era un patron ambizioso, ma sapeva lavorare senza presunzione e se parlassimo ora di Champions noi, invece, saremmo presuntuosi. Prima o poi ci arriveremo, questa è una società che è cresciuta nel tempo. Adesso c’è la partita di Cagliari e il nostro sogno è quello di arrivare settimi: fin quando la matematica non ci condanna vogliamo agganciare Milan e Napoli”.
Ieri il 3-3 con la Juventus è arrivato al termine di una prestazione esaltante dal 12° in poi con i bianconeri che conducevano per 2-0. “Se pensiamo che avevamo di fronte la Juventus, la prima in classifica con grandi campioni in rosa e che vince da anni, è ovvio che ci sia soddisfazione – dice De Zerbi -. Ma se consideriamo la prestazione e come abbiamo subito gol c’è rammarico per aver perso due punti in classifica, questo era il sentimento dello spogliatoio”.
(ITALPRESS).
De Zerbi “Fiero del Sassuolo, si può solo crescere”
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