D’AMELIO “GARANTE SANITA’ ELEMENTO SICUREZZA PER CITTADINI”

“Qualsiasi cittadino della Campania se ritiene di aver subito un danno, una carenza, un ritardo nell’erogazione di un servizio sanitario, potrà rivolgersi al Garante della salute in maniera del tutto gratuita. Il Difensore civico valuterà l’istanza e interverrà con quelli che sono gli strumenti previsti dalla normativa per ripristinare il diritto leso”. Così Francesco Eriberto D’Ippolito, Difensore civico della Regione Campania, nell’illustrare stamane in Consiglio regionale a Napoli, le nuove funzioni in materia di sanità attribuite al suo Ufficio.

“La Campania che vive ancora uno stato di commissariamento della sanità è anche la regione – dice D’Ipppolito – dove si parla troppo dei ritardi, delle inefficienze sanitarie, e meno delle eccellenze che pure ci sono. Ho intenzione in tempi brevi di attivare un Tavolo sul sistema sanitario regionale che in qualche modo ponga un accento su quelle che sono le criticità, anche per mettere in moto un sistema volto alla risoluzione delle problematiche che si verificheranno”. Per il Garante “dando voce al cittadino si evita anche la nascita di contenziosi che spesso sono anche motivati da esigenze non sempre dignitosissime, e si mette su un piano nuovo il rapporto tra cittadini, strutture sanitarie, medici e pazienti”.

“Ho voluto con forza che si andasse in questa direzione”, commenta Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, “perchè avere una persona terza rispetto al Commissario della sanità, e a chi gestisce il settore, è un elemento di sicurezza per i cittadini. E’ un messaggio molto importante che abbiamo voluto dare con il rafforzamento del ruolo del Difensore civico”.

Ai cronisti che gli chiedono come giudica la sanità campana, D’Amelio risponde che “ci sono luci ed ombre”. “Le tante luci – dice – sono la straordinaria capacità di professionisti che sono tra i più bravi in Europa. Ma abbiamo anche molte carenze soprattutto nell’assistenza domiciliare. Ci sono poi troppi ricoveri impropri, tanti pronto soccorso presi d’assalto, su una medicina che in alcuni punti può arrivare se c’è una organizzazione capillare del territorio. Bisogna pertanto lavorare molto in questa direzione”.

Per D’Amelio è necessario lavorare anche per rafforzare gli screening e la prevenzione, e immettere nuovo personale nelle strutture sanitarie. “In quanto commissariati non abbiamo potuto in questi anni fare i concorsi, per fortuna da qualche mese il Governo ha iniziato ad autorizzarne alcuni, ma sono ancora pochi”. Flora Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale auspica invece che il Garante della sanità dia voce non soltanto ai cittadini ma anche “ai cittadini-medici, infermieri, che in questo periodo – dice – stanno subendo parecchie angherie, in termini di malversazioni da parte degli utenti, e non rispondano per cose che la Regione non ha ancora attivato”, il riferimento è a “strutture obsolete, macchinari che non ci sono, carenze di personale”. Per Beneduce sui medici “non deve gravare la croce della sanità che in Campania fa acqua da tutte le parti”.

“Auspico – aggiunge – che il Garante faccia funzionare gli uffici delle varie Asl che si occupano di relazione con il pubblico e integrazione con il sociale, che a mio avviso non funzionano”. Poi l’invito al governatore della Regione Campania a far sentire la propria voce, insieme a quella degli altri governatori delle Regioni meridionali, nella Conferenza Stato-Regioni, in modo che i 60 milioni di euro stanziati per ridurre la quota che deve pagare il cittadino per le visite ambulatoriali e specialistiche “non premi le regioni del Nord a discapito di quelle del Sud”.

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