Corte Conti Molise recupera 10 milioni in 23 sentenze condanna

Ammonta a quasi 10 milioni di euro la somma recuperata a fronte di 23 sentenze di condanna e di ordinanze di pagamento emesse dalla Corte dei Conti del Molise. I dati sono contenuti nelle relazioni del Presidente della Sezione giurisdizionale, Tommaso Vinciglione, e del Procuratore regionale, Stefano Grossi pubblicate oggi sul sito internet della sezione molisana, a seguito della mancata esposizione, prevista il 28 febbraio scorso con la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2020, rinviata a causa dell’emergenza epidemiologica da coronavirus. Nella relazione del procuratore Grossi il riepilogo dell’attività della procura con l’apertura di 419 nuovi fascicoli, 627 richieste istruttorie, a fronte di 352 archiviazioni. Al vaglio dei magistrati contabili, in particolare, i contributi regionali e comunitari in favore di imprese agricole e commerciali, così come i danni erariali in materia di urbanizzazione a carico di responsabili comunali, registrati nelle due province molisane. Ma danni erariali sono stati verificati nella delicata materia contrattuale in capo all’Anas. In particolare è stato introdotto un giudizio di responsabilità erariale per illecito esborso di denaro derivante dalla locazione di un immobile da adibire alla nuova sede compartimentale ANAS del capoluogo molisano.

“Si è trattato, invero – afferma il procuratore Grossi nella relazione – di un comportamento posto in essere in spregio alle più elementari norme dell’agire amministrativo e produttivo di danno erariale, essendo stati violati i principi di economicità ed efficacia che dovrebbero guidare qualunque attività amministrativa della pubblica amministrazione e che in tale fattispecie sono stati ampiamente disattesi“.
Anche il Comune di Campobasso è stato interessato dall’attività del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza in merito a presunte irregolarità perpetrate da dipendenti in servizio presso il comune di Campobasso, nell’esercizio dell’attività di riscossione dei tributi corrisposti dai commercianti ambulanti, per l’occupazione dei posteggi negli spazi della fiera mercantale organizzata dall’ente comunale. Le indagini compiute e la documentazione acquisita hanno accertato un danno erariale per il mancato introito nelle casse comunali dei tributi dovuti.
(ITALPRESS).

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