Coronavirus, rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

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NAPOLI (ITALPRESS) – Oltre 150 detenuti hanno occupato una sezione del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Un intero reparto il Nilo, quello piu’ nuovo, e’ sotto il controllo dei detenuti. Lo rende noto Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria S.PP..
“Allo stato – spiega – non risultano feriti. Dalle prime informazioni risulta che i detenuti hanno preso le chiavi ai colleghi per poi allontanarli dalla sezione. Non risultano feriti ne’ colluttazioni. All’esterno del carcere sono presenti altre 300 uomini della penitenziaria e delle altre forze dell’ordine”.
Nel carcere si e’ registrato un primo caso di coronavirus. Si tratta dell’ex deputato regionale siciliano, Paolo Ruggirello, detenuto da piu’ di un anno per associazione mafiosa. Viste le sue condizioni di salute e’ stato trasportato al Cotugno, mentre all’interno del penitenziario sono state attivare le misure previste per contenere il contagio. Ma quando la notizia si e’ diffusa e’ scattata la rivolta.
“Spero che la protesta rientri, in nottata, e che prevalga il buonsenso – dichiara Aldo Di Giacomo all’ITALPRESS -. Il clima, nelle ultime settimane, e’ diventato molto pesante soprattutto nelle carceri del sud. Temo che nei prossimi giorni si possano verifare proteste anche nelle altre carceri, in particolare in Campania e Sicilia, ma anche nel Veneto ci sono sentori”.
(ITALPRESS).

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