Coronavirus, addio all’ex mezzofondista Sabia

(Credit: Fidal)

Lutto nel mondo dell’atletica. È morto questa mattina a Potenza Donato Sabia, 56 anni, già atleta azzurro di primissimo piano (due volte finalista olimpico degli 800 metri, a Los Angeles ’84 e Seul ’88, oltre che campione europeo indoor della distanza, sempre nel 1984), recentemente tornato alla ribalta dell’atletica per aver presieduto il Comitato Regionale Fidal Basilicata. Atleta di talento straordinario, ma soprattutto persona d’animo gentile, Sabia (nella foto, credit Fidal) è scomparso a distanza di pochi giorni dal padre, vite recise entrambe dal coronavirus. “Il presidente della Fidal Alfio Giomi, il presidente onorario Gianni Gola, il Consiglio federale, a nome di tutta l’Atletica Italiana, esprimono profondo cordoglio e si stringono idealmente ai familiari in un abbraccio”, si legge in una nota della Federazione di atletica leggera.

“Una tragedia nella tragedia. Donato era una persona a cui non potevi non voler bene”, il ricordo di Giomi mentre il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora commenta: “Mi spiace davvero tanto per Donato Sabia. Sono vicino alla sua famiglia. Donato è stato un grande italiano. Uno sportivo vero, un campione che si è messo al servizio dello Sport con le sue competenze e capacità, fino a diventare rappresentante della Fidal, dopo aver stabilito un record (quello sui 500 metri) rimasto insuperato per ben 29 anni – chiosa Spadafora – Ciao Donato, grazie, non ti dimenticheremo”.
(ITALPRESS).

 

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