Contro il Covid nuove speranze da un antivirale ad ampio spettro

Bergamo - presso l'ospedale da campo, un contingente medico russo interviene in aiuto dei medici bergamaschi durante la pandemia di coronavirus del 2020 14 aprile 2020 - nella foto i medici russi ( con la tuta bianca ) nel reparto di decontaminazione (Bergamo - 2022-03-21, SERGIO AGAZZI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

PALERMO (ITALPRESS) – Un antivirale ad ampio spettro che può diventare un’arma preziosa per affrontare il Covid-19 ma anche nuove pandemie. E’ il frutto di un progetto di cooperazione internazionale che ha tra i protagonisti gli atenei di Torino, Messina e Padova, che lavoreranno con il Karolinska Institutet e l’Università di Uppsala. L’iniziativa è stata finanziata dalla NATO nell’ambito di VIPER, un progetto di cooperazione e di ricerca scientifica tra Italia e Svezia.
“E’ un progetto che ci permette di sviluppare una molecola, MEDS433, capace di bloccare la replicazione di diversi virus, primo tra tutti il Sars-Cov-2 – spiega Anna Piperno, docente di Chimica organica all’Università di Messina -. L’Università di Messina in questo progetto collabora con l’Università di Torino nel formulare questa molecola e nel renderla somministrabile per via orale oppure per via parenterale. Nel progetto di ricerca è coinvolto il Karolinska Institutet in Svezia, che è nostro partner, e in questo istituto andremo a finalizzare la parte pre-clinica del progetto, perchè faremo i test su animali infetti da Sars Cov-2”.
Il progetto è stato finanziato con 300 mila euro dalla Nato, ha preso il via lo scorso 30 giugno e avrà una durata di 27 mesi.
“Il meccanismo di azione di questa molecola non è limitato solo al virus del Sars-Cov-2 ma la genialità di questa intuizione è proprio quella di andare ad agire sul minimo comune denominatore della replicazione dei virus – sottolinea Mario La Rocca, direttore generale del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana -. Questa ricerca porterà, attraverso una fase di sperimentazione anche sull’uomo, a un sistema sanitario migliore in grado di affrontare nuove e diverse pandemie”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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