CONTE “SERVE UN CAMBIO DI PASSO IN EUROPA”

“Fin dal primo Consiglio europeo ho operato per cercare di imprimere un nuovo passo, un cambio di prospettiva rispetto alle principali sfide che l’Ue ha di fronte. Il cambio di passo dell’Ue rimane incompiuto ma sempre più indispensabile”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo alla XIII Conferenza degli Ambasciatori alla Farnesina, sottolineando come di questo sia consapevole anche la neo-presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. “Non è differibile oltre un effettivo riequilibrio in seno all’Ue a favore di un’equa condivisione responsabilità e piena coesione politica e sociale – ha proseguito Conte -. Le divergenze all’interno della Ue sono il frutto di una perdurante mancata convergenza, quella di una Europa più vicina ai cittadini, obiettivo che l’Ue ha più annunciato che attuato, soprattutto se lo osserviamo attraverso le lenti di politiche economiche e migratorie”.

“Un approccio sbilanciato verso l’austerity e la riduzione dei rischi che finirà per premiare la logica transattiva dei singoli Stati membri dei confronti dell’Europa – ha avvertito – ma, soprattutto con l’insistenza di politiche pro-cicliche, si alimenterà la disillusione dei cittadini a vantaggio delle spinte centrifughe volte a disintegrare l’Unione europea”. Secondo il presidente del Consiglio l’avvio della legislatura europea “è un’opportunità da non mancare per rilanciare l’Europa nella direzione della responsabilità e della solidarietà per aggiornare con coraggio regole e assetti, ad esempio per quanto concerne la governance economica dell’eurozona e dell’Unione”. Rivolgendosi agli ambasciatori presenti in sala ha spiegato come dalla loro funzione ci si attende a Bruxelles la rappresentazione della spinta propulsiva che l’Italia intende imprimere per una Europa più equa e coesa. “Il chiaro mandato assegnato dai cittadini italiani al governo, è che lavorasse affinchè dall’Ue giungano soluzioni concrete alle questioni complesse dell’era globale è stato confermato anche su scala continentale, seppur espresso in forme diverse, dal voto del 26 maggio scorso”.

Continuando a parlare della questione europea, Conte ha affrontato il tema della Brexit, dove l’Ue ha concesso una proroga a Londra per trovare un nuovo accordo e uscire entro e non oltre il 31 ottobre 2019, ha assicurato che “nonostante le difficoltà, l’Italia continuerà a mantenere una linea equilibrata tra difesa dei nostri interessi e ascolto dei nostri amici britannici. Vogliamo che la Gran Bretagna resti un partner importante della Ue anche dopo Brexit e lavoreremo con il nuovo premier”. Rivolgendo, infine uno sguardo agli scenari internazionali, il presidente del Consiglio ha sottolineato che “la Russia è un player centrale, non possiamo prescindere da Mosca per perseguire soluzioni alle crisi internazionali, nel dialogo con la Russia dobbiamo fare leva su ciò che ci accomuna”, ma “la scelta Atlantica dell’Italia e l’appartenenza alla Nato non sono in discussione e restano l’architrave della nostra politica estera”, ha concluso.

 

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