Conserva “Lo spazio aereo è il pilastro strategico della nostra libertà”

ROMA (ITALPRESS) – “In un contesto geopolitico in costante e rapida mutazione dove le sfide si manifestano con una complessità e una velocità senza precedenti e le minacce assumono forme sempre più articolate e multidimensionali, la capacità di difendere il nostro spazio aereo e di proiettare la nostra deterrenza non è più una questione tattica ma un insostituibile pilastro strategico della nostra libertà, della stabilità e della prosperità del nostro paese”. Lo ha detto il generale Antonio Conserva, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, nel corso dell’audizione in commissione Difesa alla Camera.

“Ci troviamo di fronte a uno scenario di policrisi globale, un interconnessione di sfide che spaziano dai conflitti regionali ad alta intensità, come quello in corso ai confini dell’Europa tra Russia e Ucraina, senza tralasciare quanto sta accadendo in Medioriente, al terrorismo internazionale che sebbene mutato continua a rappresentare una minaccia diffusa – ha proseguito – A ciò si aggiungono le sempre più pressanti guerre ibride che sfumano il confine tra pace e conflitto”. 

“La guerra in Ucraina ha testimoniato chiaramente le nuove dimensioni della minaccia. Le centinaia di vettori lanciati ogni notte tra droni, missili balistici, ipersonici e da crociera, nonchè l’incremento di produzione d’armamento russi, coerentemente con la transizione verso un sistema di economia di guerra, mostrano una realtà e un livello di minaccia inimmaginabili fino a qualche anno fa”, ha aggiunto Conserva.

“In Ucraina noi ci auguriamo che la pace trionfi nel più breve tempo possibile. Ma dopo che la pace avrà eventualmente trionfato in Ucraina il problema non è risolto, anzi la Russia avrà forse capacità esuberanti rispetto alle nostre e quindi dobbiamo stare molto attenti – ha evidenziato Conserva – Per per poter essere vincenti e assicurare delle capacità reali per rispondere a nuove minacce nel contesto europeo servono le risorse. Queste minacce tre anni e mezzo fa potevano essere immaginabili ma non l’entità: la trasformazione in un’industria bellica del comparto industriale russo è veramente preoccupante”.

“La deterrenza non è una questione puramente materiale legata all’acquisizione di armamenti sofisticati, ma è strettamente connessa tra l’altro con l’addestramento costante ed estremamente realistico del personale, con la prontezza operativa impeccabile in ogni condizione metereologica e in ogni scenario. È connessa con l’integrazione profonda interforze e con le forze armate alleate: la capacità di operare efficacemente con i nostri partner della Nato e dell’Unione Europea risulta fondamentale. Questi sono poteri fondamentali nel nostro potere deterrente in quanto inviano un messaggio collettivo di unità e forza a chiunque intenda minacciare la pace e la stabilità”, ha concluso.

-Foto ufficio stampa Camera-
(ITALPRESS).

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