Come diventare Guardia Ecologica Volontaria

Come diventare Guardia Ecologica Volontaria

Nel nostro paese esistono numerose forme di volontariato. Tra le più interessanti, soprattutto per chi ama la natura, rientra il volontariato di carattere ambientale. Appartiene a questo specifico ambito anche la figura nota come G.E.V, acronimo che sta per “Guardia Ecologica Volontaria”.

Le Guardie Ecologiche Volontarie sono state istituite per la prima volta in Lombardia nel 1980 e, a seguire, in altre regioni italiane, tra cui il Piemonte, la Liguria, l’Emilia Romagna e le Marche. Ma di cosa si occupa una G.E.V.? E quale percorso deve intraprendere un cittadino desideroso di abbracciare questa forma di volontariato? Scopriamo insieme come diventare Guardia Ecologica Volontaria, conoscendo da vicino questa figura.

Che cosa fa una Guardia Ecologica Volontaria

Le Guardie Ecologiche Volontarie sono cittadini, generalmente appassionati di natura, che a titolo gratuito, dedicano parte del proprio tempo libero alla tutela dell’ambiente.

Pur trattandosi di volontariato, le G.E.V. occupano un ruolo di Pubblici Ufficiali, svolgendo un ampio ventaglio di attività, tutte finalizzate alla difesa del patrimonio naturale nonché alla diffusione di una cultura attiva improntata sulla sostenibilità ambientale.

Tra queste mansioni rientrano:

  • l’impegno a collaborare in modo regolamentato con gli Enti organizzatori della vigilanza ecologica;
  • la vigilanza sul territorio, con funzioni sanzionatorie in materia ambientale;
  • la segnalazione di illeciti amministrativi di carattere ambientale;
  • lo svolgimento di interventi di pulizia e di manutenzione delle aree boschive e verdi;
  • l’impegno in attività di educazione ambientale;
  • la partecipazione a progetti naturalistici e a monitoraggi, in supporto a enti e università;
  • la collaborazione in interventi di conservazione degli habitat naturali, al fine di salvaguardare le specie tutelate dalla normativa comunitaria e nazionale.

Solitamente, l’organizzazione delle G.E.V. è affidata dalle leggi regionali agli Enti organizzatori, che possono essere Enti gestori dei Parchi Regionali, Comuni Capoluogo di provincia, Province, raggruppamenti di Comuni o Comunità montane.

Requisiti per diventare Guardia Ecologica Volontaria

Per poter accedere al corso per diventare Guardie Ecologiche Volontarie è necessario:

  • essere maggiorenni;
  • avere massimo 70 anni alla data di iscrizione al corso di formazione;
  • essere cittadini italiani o di altri Stati membri dell’Unione Europea;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • non avere subito condanne penali definitive;
  • possedere i requisiti fisici e morali per risultare idonei al servizio di volontariato;
  • superare l’esame teorico-pratico davanti alla apposita commissione, generalmente regionale;
  • essere in possesso di patente B;
  • conseguire la nomina a Guardia Giurata.

Il corso e l’esame per diventare Guardia Ecologica Volontaria

Per diventare Guardia Ecologica Volontaria, è necessario frequentare un corso di formazione della durata di circa tre mesi. Alla conclusione del corso, l’aspirante G.E.V. deve superare un esame teorico-pratico necessario per accertare il suo livello di preparazione.

Una volta affrontato con successo l’esame, il volontario viene nominato, tramite decreto della Prefettura, Guardia Particolare Giurata per la tutela dell’ambiente. Nel decreto di incarico sono specificati sia il territorio in cui la G.E.V. presterà servizio sia le norme di competenza.

Per avere informazioni sull’esistenza o meno di corsi di formazione, sulle date e sul relativo programma, il cittadino interessato deve rivolgersi ai singoli Enti organizzatori del territorio in cui desidera prestare il proprio servizio volontario.

L’impegno delle Guardie Ecologiche Volontarie

Ogni Guardia Ecologica Volontaria deve poter assicurare un quantitativo di ore di servizio, che abitualmente si attesta intorno alle centosessantotto ore annuali.

Per esercitare l’attività di volontariato, la G.E.V. si impegna inoltre:

  • a indossare il proprio tesserino di riconoscimento;
  • ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni del responsabile del servizio rispetto alle mansioni da svolgere e all’uso delle specifiche dotazioni individuali di servizio;
  • a partecipare alle attività di aggiornamento organizzate periodicamente;
  • a prestare la massima diligenza nell’utilizzo e nella custodia dei mezzi e delle attrezzature fornite in dotazione;
  • a relazionarsi con la cittadinanza in modo cortese, corretto e disponibile.