CHAMPIONS E COPPA DEL MONDO IN ASSOLOMBARDA

I due trofei che ogni appassionato di calcio ha sognato almeno una volta di alzare al cielo sono in mostra in Assolombarda. La Coppa della Uefa Champions League e l’originale calco in gesso della Coppa del Mondo Fifa potranno essere ammirati gratuitamente nell’ingresso di Palazzo Gio Ponti, sede dell’associazione degli industriali lombardi, in occasione del terzo capitolo dell’iniziativa “Forse non tutti sanno che…”. Un’occasione unica per vedere da vicino i due trofei più ambiti da ogni calciatore, prodotte dalla G.D.E. Bertoni, una piccola azienda a conduzione famigliare di Paderno Dugnano, nell’hinterland milanese.

“È una mostra iconografica delle eccellenze nostre imprese – spiega Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda -. Abbiamo scelto a due giorni dall’inizio dei mondiali in Russia di presentare l’azienda che realizza la Coppa del Mondo e la Coppa dei Campioni: un eccellenza del nostro territorio”. A rappresentare l’Italia in Russia non sarà quindi la nostra nazionale, ma la Bertoni, che produce la coppa del Mondo dai mondiali di Messico 1974. “Ovviamente – continua Bonomi – dispiace non avere la nostra nazionale presente a questa rassegna però le nostre aziende sono sempre i  migliori campioni della nostra industria sui mercati europei e sui mercati mondiali”.

L’impresa di Paderno Dugnano si è aggiudicata nel 1971 il concorso internazionale per la creazione della nuova Coppa del Mondo, che ha sostituito la Coppa Jules Rimet consegnata come da regolamento al Brasile dopo la vittoria del terzo mondiale a Messico 1970. Il progetto, firmato dallo scultore e direttore artistico di Bertoni Silvio Gazzanica, rappresenta in una coppa in oro 18 carati, alta 36,8 centimetri e del peso di 6,2 chilogrammi, l’esaltazione del vittoria. Oltre a curare la manutenzione della coppa originale, conservata nel museo della Fifa a Zurigo, la Bertoni realizza ogni quattro anni la replica per l’edizione del mondiale che si differenzia dall’originale solo per un’incisione sul retro contenente la sede e l’anno della rassegna. “Quando ho visto – dice Valentina Losa – amministratore unico della Bertoni – che l’Italia non si è qualificata mi ha fatto impressione perché mi sono sentita un parte del mondiale anche senza la nostra nazionale. È brutto non avere neanche la speranza che l’Italia sollevi la coppa, ma esserci rimane emozionante”.

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