Ceferin “Meglio a porte chiuse che non giocare affatto”

“La priorità è la salute di tifosi, giocatori e dirigenti. Sono ottimista di natura, credo ci siano opzioni che ci possono permettere di ricominciare campionati coppe e portarli a termine. Potremmo dover riprendere senza spettatori, ma la cosa più importante credo sia giocare le partite”. Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, crede a una ripresa del calcio, anche se all’inizio a porte chiuse. “E’ meglio giocare senza spettatori che non farlo affatto. Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno”, sottolinea in un’intervista al “Corriere della Sera”. Un mancato ritorno in campo avrebbe un impatto “terribile per club e leghe. Possiamo terminare, ma dobbiamo rispettare le decisioni delle autorità e aspettare il permesso per tornare a giocare. Precedenza ai campionati e poi le coppe? Dipende da quando si riprenderà, se possiamo farlo abbastanza presto, campionati e coppe europee potrebbero disputarsi in parallelo”. Ceferin non fissa deadline nè per le finali di Champions ed Europa League, nè per completare la stagione. “Dipende tutto da quando ricominceremo a giocare”. Ma spingersi fino a settembre-ottobre non sembra una strada percorribile. “Lo vedo abbastanza difficile, avrebbe un impatto pesante sul calendario della stagione 2020-21”, aggiunge ancora Ceferin, che prevede per settembre il ritorno in campo delle Nazionali e sulla Var aggiunge: “Va utilizzata solo in caso di errori chiari ed evidenti. È un sostegno tecnologico importante, ma non può garantire che un fuorigioco per un’unghia del piede sia certezza assoluta. Anche l’autovelox ha un piccolo margine di tolleranza quando ti scopre oltre il limite di velocità”.
(ITALPRESS).

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