Case green, a RE Italy il mondo immobiliare lancia nuove proposte

ROMA (ITALPRESS) – “Confidiamo che l’imminente approvazione della nuova Direttiva per l’efficientamento energetico sugli edifici green al Parlamento europeo possa tener conto delle osservazioni e dei correttivi che oggi vengono auspicati da tutti i players del comparto immobiliare”. Così Gian Battista Baccarini, presidente nazionale della Fiaip, intervenendo a RE Italy Winter Forum 2023, evento che ha raccolto a Milano presso la sede della Borsa italiana a Piazza Affari i principali players, le imprese e tutti gli stakeholders del comparto immobiliare. “Perché il cittadino possa considerare la transizione ecologica immobiliare un investimento quest’ultimo deve avere due caratteristiche imprescindibili: essere il frutto di una scelta volontaria ed essere messi nelle condizioni di poterselo permettere, caratteristiche entrambe assenti nell’attuale impostazione europea – afferma Baccarini -. I cittadini vanno supportati ed accompagnati nella svolta green, partendo dal presupposto che tutti desiderano vivere in case riqualificate ed efficientate sia per migliorare la qualità della vita, sia per risparmiare sui costi energetici, ancor più in questo periodo, ma è necessario creare le “giuste” condizioni”.
“Fiaip ha presentato al legislatore nazionale ed europeo – continua Baccarini – una proposta contenente tre correttivi all’attuale testo della direttiva: il primo consiste nella possibilità che ogni Stato dell’Ue possa utilizzare due strumenti incentivanti “coperti finanziariamente” da un Fondo energetico Europeo: incentivi fiscali immobiliari strutturali fino al raggiungimento degli standard energetici prefissati e forme di finanziamento agevolate quali prodotti finanziari dedicati e garanzie statali per tali interventi. Il secondo consiste nella previsione di un sistema di deroghe ed esenzioni più ampio, in relazione alla specificità della situazione immobiliare di ogni singolo Paese membro dell’Ue, e, in ultimo, la possibilità di prevedere una gradualità percorribile, attraverso l’introduzione di soglie di attenuazione nel percorso nazionale “green” e allentamenti dei limiti temporali attualmente previsti”. “Questo è il momento decisivo per dimostrare di saper fare rete tra tutti noi stakeholders – conclude – nel far comprendere al Legislatore Nazionale ed Europeo che il settore edilizio-immobiliare è in assoluto il comparto che ha il più elevato coefficiente di attivazione della vita economica, sociale ed occupazionale del sistema Paese, ovvero è il vero motore dell’economia nazionale e, pertanto, va rispettato e salvaguardato”.

“La direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici è dannosa per l’intero settore immobiliare italiano, anche per quei soggetti che pensano di poterne trarre qualche vantaggio. Come diciamo ormai dal 2021, si tratta di un provvedimento sbagliato in radice nel momento stesso in cui obbliga, anziché incentivare, la realizzazione di alcune tipologie di interventi. I rischi sono gravi e diversi: deprezzamento generale degli immobili (non solo di quelli non energeticamente efficienti ma, a cascata, anche degli altri), con ricadute negative sui consumi; rischi per il settore bancario; aumento dei prezzi per tutti i lavori edilizi; fermo dell’essenziale opera di miglioramento sismico del nostro patrimonio; deturpamento di luoghi attrattivi, anche a livello internazionale, per il turismo”, ha detto Giorgio Spaziani Testa, presidente della Confedilizia, intervenendo a Re Italy.

“Rinnoviamo l’appello al Governo italiano e alle forze politiche del nostro Paese presenti in sede europea affinché la contrapposizione a questo provvedimento per noi così rovinoso sia netta e determinata”, ha proseguito.

(ITALPRESS).

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