CALA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE

La produzione lombarda, in sintonia con il peggiorato clima economico internazionale, presenta una svolta negativa del dato congiunturale (-1,2%) per l’industria, mentre per l’artigianato il risultato rimane positivo seppur contenuto (+0,2%). Anche il dato tendenziale presenta lo stesso schema,
negativo per l’industria (-0,9%), è la prima volta dal 2013, e leggermente positivo per l’artigianato (+0,3%). Peggiorano le aspettative sulla domanda sia estera che interna. In miglioramento, invece, le aspettative degli imprenditori industriali per la produzione, dopo ben quattro trimestri in peggioramento continuo. Quadro peggiore per l’artigianato, con saldi negativi per le aspettative di tutti gli indicatori. I dati sono stati presentati da Unioncamere e Confindustria Lombardia e derivano dall’indagine relativa al secondo trimestre 2019 che ha riguardato un campione di più di 2.600 aziende manifatturiere, suddivise in imprese industriali (più di 1.500 imprese) e artigiane (più di 1.100 imprese).
Considerando la variazione congiunturale al netto degli effetti stagionali, il risultato rimarca la stabilità dei livelli con una variazione leggermente positiva (+0,4%) in linea con lo scorso trimestre. In calo il ricorso alla CIG con una quota di aziende che dichiara di aver utilizzato ore di cassa integrazione al 2,6% e la quota sul monte ore allo 0,5%.
“I dati relativi al 2° trimestre presentati oggi preoccupano ma non sorprendono: è ormai da un anno che gli industriali lanciano allarmi, spesso inascoltati, sul rallentamento della produzione e sul clima di sfiducia che avvolge l’impresa lombarda e italiana”, commenta il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.

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