Buoni acquisto deducibili: utilizzabili per la spesa, il carburante e lo shopping

carrello spesa

I buoni acquisto sono diventati uno degli strumenti più versatili per premiare e sostenere i dipendenti, affiancandosi ai tradizionali buoni pasto. Oggi possono essere utilizzati per fare la spesa al supermercato, fare rifornimento di carburante o concedersi un po’ di shopping, online e nei negozi fisici.

Per le aziende rappresentano una forma di fringe benefit fiscalmente vantaggiosa e facilmente gestibile, mentre per i collaboratori equivalgono a una sorta di “budget extra” da usare in piena libertà, senza aumentare il reddito imponibile entro i limiti previsti dalla legge.

La normativa italiana, con le ultime Leggi di Bilancio, ha confermato per il triennio 2025-2027 la possibilità di erogare beni e servizi in natura sotto forma di fringe benefit esenti da imposte fino a 1.000 euro annui per tutti i dipendenti e fino a 2.000 euro annui per chi ha figli fiscalmente a carico. All’interno di questi limiti rientrano anche i buoni acquisto, che possono diventare il cuore di un piano welfare moderno e flessibile.

Cosa sono i buoni acquisto e come funzionano

I buoni acquisto sono voucher, cartacei o digitali, con un determinato valore nominale, che il dipendente può spendere presso una rete di esercenti convenzionati. I principali provider, tra cui citiamo Edenred, leader di settore in Italia, mettono a disposizione buoni shopping multibrand, utilizzabili in centinaia o migliaia di punti vendita e siti e-commerce:

  • supermercati e ipermercati
  • catene di elettronica e tecnologia
  • negozi di abbigliamento e accessori
  • distributori di carburante
  • piattaforme online generaliste e verticali

Sempre più spesso i buoni non sono più solo “tagli di carta”, ma veri voucher digitali o carte prepagate ricaricabili, gestibili da app o portale web. Il datore di lavoro definisce l’importo, il provider emette i buoni e il dipendente li utilizza alla cassa o online come un normale mezzo di pagamento.

Dal punto di vista fiscale, se rientrano nella disciplina dei fringe benefit e nei limiti di esenzione, il valore dei buoni non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente e non è soggetto a contributi previdenziali. Per l’azienda, allo stesso tempo, la spesa è interamente deducibile se correttamente inquadrata e documentata.

Il ruolo dei buoni acquisto nelle soluzioni di welfare aziendale

All’interno delle moderne soluzioni di welfare aziendale, i buoni acquisto per dipendenti hanno assunto un ruolo centrale, perché uniscono semplicità gestionale e alto livello di gradimento da parte dei dipendenti.

In un piano welfare strutturato, l’azienda può mettere a disposizione un “borsellino” di crediti welfare o fringe benefit che il lavoratore converte in buoni secondo le proprie esigenze: chi ha una famiglia numerosa privilegerà la spesa alimentare, chi usa spesso l’auto sarà più interessato al carburante, altri preferiranno shopping, tecnologia o prodotti per la casa.

Dal punto di vista del datore di lavoro, i buoni acquisto:

  • consentono di valorizzare il pacchetto retributivo con benefit ad alto impatto percepito, più tangibili di un semplice aumento in busta paga
  • permettono di personalizzare il welfare a seconda delle diverse popolazioni aziendali, delle fasce d’età e dei fabbisogni
  • si integrano facilmente con piattaforme digitali che gestiscono budget, reportistica e rendicontazione fiscale

In questo modo il welfare non è più un insieme di iniziative sporadiche, ma una leva strutturale di people strategy, utile per attrarre, motivare e trattenere i talenti.

Vantaggi concreti per i dipendenti: dalla spesa al carburante

Dal punto di vista del lavoratore, i buoni acquisto si traducono in un aiuto molto concreto nel bilancio familiare. Si possono individuare diversi utilizzi tipici:

  • Spesa alimentare e prodotti per la casa
    Utilizzare i buoni al supermercato permette di alleggerire una delle voci di spesa più pesanti del budget mensile. Il dipendente percepisce il buono quasi come “denaro in più” da destinare a beni essenziali.
  • Carburante e mobilità
    I voucher utilizzabili presso i distributori consentono di compensare parte del costo del carburante, che incide in modo significativo su chi si sposta ogni giorno per lavoro o per esigenze familiari.
  • Shopping personale e tempo libero
    I buoni utilizzabili in negozi di abbigliamento, elettronica, sport e tempo libero supportano il benessere percepito del dipendente, che può concedersi acquisti magari rinviati per motivi di budget.
  • Acquisti online
    La possibilità di utilizzare i buoni sui principali e-commerce amplia ulteriormente la libertà di scelta, permettendo di accedere a offerte e promozioni tipiche del canale digitale.
  • Gestione degli imprevisti
    Sapere di avere a disposizione un “cuscinetto” di buoni aiuta a fronteggiare spese impreviste legate a casa, famiglia o mobilità, senza intaccare subito il conto corrente.

In sintesi, i buoni acquisto rappresentano un benefit ad alto valore percepito, perché trasformano il welfare in qualcosa di utilizzabile nella vita di tutti i giorni, non solo in occasioni particolari.

Benefici fiscali e vantaggi per l’azienda

Per il datore di lavoro, scegliere i buoni acquisto come parte del piano welfare significa unire attenzione alle persone e ottimizzazione fiscale. In molti casi, infatti, i buoni rientrano tra i costi deducibili al 100% e, entro le soglie di esenzione previste, non generano oneri contributivi aggiuntivi.

Ecco, in sintesi, alcuni dei principali vantaggi per l’azienda:

  1. Deducibilità integrale del costo
    Se i buoni sono erogati nel rispetto dei limiti dei fringe benefit e della normativa sul welfare, la spesa sostenuta è interamente deducibile dal reddito d’impresa, con un impatto positivo sul carico fiscale complessivo.
  2. Assenza di contributi entro le soglie di esenzione
    Entro i limiti di 1.000 o 2.000 euro annui, il valore dei buoni non è soggetto a contributi previdenziali, generando un risparmio rispetto a un aumento retributivo “tradizionale”.
  3. Maggiore efficienza rispetto ai premi in denaro
    Un premio erogato in busta paga è tassato e contribuisce all’imponibile. Attraverso i buoni acquisto, lo stesso budget aziendale può tradursi in un vantaggio netto più alto per il dipendente.
  4. Semplificazione amministrativa
    I principali provider offrono piattaforme di gestione digitale, reportistica e documentazione fiscale, riducendo il carico operativo per l’ufficio HR e per l’amministrazione.
  5. Employer branding e clima interno
    Un sistema di welfare ben comunicato, basato anche sui buoni acquisto, migliora l’immagine aziendale interna ed esterna, rafforzando la percezione di un datore di lavoro attento al benessere reale delle persone.

Come progettare un piano di buoni acquisto efficace

Per ottenere il massimo dai buoni acquisto non basta scegliere un fornitore e definire un budget: serve una vera strategia di welfare. Alcuni passi possono fare la differenza.

Prima di tutto è utile analizzare il profilo della popolazione aziendale: età media, composizione familiare, sede geografica, abitudini di consumo. Un team giovane e urbano avrà esigenze diverse rispetto a una popolazione con età più elevata e forte presenza di famiglie con figli.

In fase di progettazione andrebbero considerati:

  • la combinazione tra buoni pasto e buoni acquisto, per coprire sia la sfera “pasti” sia le altre voci di spesa
  • l’equilibrio tra benefit detassati entro i limiti e altre forme di premio o incentivi
  • la scelta di un provider con una rete ampia e capillare di partner, sia fisici sia online

Fondamentale anche la comunicazione interna: spiegare in modo chiaro come funzionano i buoni, dove si possono usare, quali sono i vantaggi fiscali e come accedere alle piattaforme digitali evita incomprensioni e ne aumenta l’utilizzo concreto.

Infine, un buon piano di welfare basato sui buoni acquisto dovrebbe prevedere momenti periodici di monitoraggio e ascolto dei dipendenti: analizzare i dati di utilizzo, raccogliere feedback, introdurre nuovi partner o tipologie di buoni consente di mantenere il sistema sempre allineato ai bisogni reali delle persone e agli obiettivi dell’azienda. In questo modo i buoni acquisto deducibili diventano uno strumento stabile di valore condiviso tra impresa e lavoratori, capace di sostenere il potere d’acquisto e, allo stesso tempo, la competitività dell’organizzazione.