domenica, Maggio 12, 2024

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Sono di quelli che quando un'Italiana è in Coppa si augura che vinca. Si chiami Juve o Roma. Ho tifato anche Inter e Napoli. Visto che il campionato lo ha praticamente vinto la Juve, mi ero presto adeguato alle visioni dei torinesi, mai così iattanti dopo aver acquistato Ronaldo: la Champions è più che mai vicina - mi dicevo fino a poco tempo fa; poi ho visto Atalanta-Juve e Juve-Sampdoria e adesso coltivo grossi dubbi sull'esito felice della mission. L'Europa non ci ama e sotto processo non è stavolta la manovra di Conte (Giuseppe, il premier)…
Polemiche come questa per molti sono occasioni per metter fuori la testa dal buio, per altri puro sfogo a un esibizionismo castigato. Poi ci sono quelli che ci credono davvero, Liberi, naturalmente, di godersi l'ossimoro dell'anno: Salvini e la Boldrini d'accordo nel contestare l'evento calcistico di Gedda. Per questo - e per altri motivi che spiegherò - io sono del tutto convinto che Juventus-Milan per la Supercoppa si possa giocare in Arabia Saudita nonostante quel Paese sia in ritardo con la legislazione che riguarda le donne, abilitate ad aver la patente nello scorso giugno e a entrare in uno stadio…
Ai polacchi l'Italia porta bene. Precisamente porta soldi. E non più a livello di sopravvivenza, come un tempo. Il bomber del Genoa Piatek (di nome si chiama Krzysztof che in polacco vuol dire Venerdì, e così lo chiamerei) ha già fatto 13 gol, è appena dietro Ronaldo, Quagliarella e Zapata; è arrivato che costava cinque milioni e mo' Preziosi se lo rivende a 50. Miracoli del pallone? No: è la vendetta del Piccolo Calcio Antico che non esibiva tanta tecnologia e arrapamento mediatico; che non metteva di mezzo le cronache di Economia e Finanza e…
Diranno "ecco il demagogo!". Ci sto. Il calcio italiano è quel mondo il cui cambiamento è preteso con tanta forza da ridicolizzare il Contratto governativo; è pronto a varare tante riforme che un ventennio non basta; è peraltro talmente immobile che al peggio non c'è mai fine. E da bravo demagogo vi segnalo l'ultimo scandalo: Nicola Zaniolo che passa dall'Inter alla Roma per pochi milioni, conguaglio - insieme a Santon - per l'acquisto di Nainggolan e il polacco "Venerdì" Piatek che, appena arrivato al Genoa, acquistato da Preziosi per cinque milioni, diventa Preziosissimo e viene trasferito…
È una giornata di gol. Una trentina. Ubriacante. Si divertono Sampdoria, Fiorentina, Atalanta (la Roma un po' meno); dilagano le provinciali Sassuolo, Frosinone (povero Bologna), Spal. Guarda caso deludono le milanesi e il Napoli, quelli che vorrebbero lo scudetto o almeno la Champions. Fa specie il Milan che ha appena comprato Piatek, quello che è nato pronto. Per la prossima volta. Consigli per gli acquisti, soprattutto per le squadre a rischio: comprate difensori. Tutti quei gol che si fanno non sono spettacolo, nè salute: come diceva Annibale Frossi, sono errori. Riguardate l'intervento di Handanovic su Izzo…
In questo mondo non si possono avere simpatie, tanto meno amicizie. Il Conte Alberto Rognoni, maestro di tattica professionale, tuonava:"Non si possono fare figli e figliastri!". E aggiungeva, come Cesare Zavattini:"La veritàaaaaaaaa!". La verità, a Inzaghi, avrei dovuto dirgliela prima che arrivasse a Bologna, prima che ci trovassimo (io sono un appassionato rossoblù confesso) con un piede in Serie B. Quasi una certezza, com'è certo che la Juve ha già lo scudetto in bacheca, e non dico "l'ha vinto" perchè prevale "gliel'hanno regalato". Scusate la divagazione: a Inzaghi avrei dovuto dire "Caro Pippo, non sono sicuro che quello dell'allenatore sia…
La mazzata all'Inter di Spalletti l'hanno data due miracolati: il Bologna ultimo della classe e Sinisa Mihajlovic, recuperato dalla disoccupazione con contratto semestrale. Quando i rossoblù sconfissero la Roma il 23 settembre (unica vittoria insieme a quella sull'Udinese) il mondo giallorosso chiese la testa dell'allenatore per quella sconfitta "scandalosa", verificata tale dal prosieguo di un campionato indegno. Cosa dire, di questa caduta dei nerazzurri, che non segnano gol dall'inizio dell'anno, e di Spalletti che ha perso completamente la bussola, spaventato non da Conte ma da se stesso? Obiettivamente, ho visto una partita davvero scandalosa. E spiego…
Sinisa Mihajlovic non sempre è stato preso sul serio come meritava. Gli hanno attribuito spesso virtù - come dire? - parziali rispetto alle sue effettive capacità. A Roma, da calciatore, non fece grande effetto ai giallorossi e andò meglio con i laziali: però finí spesso per essere elogiato solo per le preziose punizioni che realizzava. Da allenatore lavorò bene all'Inter ma - cosa volete - era solo il secondo di Mancini. Poi si disse che era la reincarnazione del vecchio sergente di ferro e alla fine tutti d'accordo che fosse un tecnico avveduto, scaltro, per dirla "alla tifosa" furbacchione.…