POTENZA (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Basilicata ha approvato la Delibera che avvia la Manifestazione di Interesse finalizzata alla selezione di Enti del Terzo Settore disponibili a partecipare alla co-progettazione di interventi sperimentali nell’ambito del Budget di Salute (BdS).
Si tratta di uno strumento integrato di intervento sociosanitario volto alla costruzione di progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati per persone con disagio psichico, disabilità complesse, dipendenze patologiche, disturbi dello spettro autistico e altre condizioni di vulnerabilità sociale. Il modello proposto mira a una presa in carico globale e condivisa tra servizi pubblici, comunità, famiglie e utenti, con l’obiettivo di garantire percorsi di lavoro e formazione, soluzioni abitative dignitose, relazioni affettive, socialità e un’assistenza continuativa e personalizzata.
Destinatari delle attività sono adolescenti e giovani adulti in situazione di vulnerabilità, con alto rischio di sviluppare problematiche psichiatriche, comportamentali o dipendenze patologiche; persone con disabilità sociale connessa a patologie psichiatriche; soggetti scarsamente collaborativi nei percorsi di presa in carico; minori con disturbi dello spettro autistico.
Il provvedimento prevede risorse per oltre 3,5 milioni di euro e punta al coinvolgimento di oltre 200 persone. L’iniziativa è finanziata nell’ambito del Programma Regionale FESR FSE+ Basilicata 2021-2027, Priorità 8 “Inclusione e Salute” e si articola su quattro linee di intervento. La prima linea, dedicata al lavoro e alla formazione, sostiene le persone con disagio psichico e le loro famiglie nella scelta e nella partecipazione a opportunità formative e occupazionali, con particolare attenzione al consolidamento delle competenze individuali utili a un inserimento lavorativo stabile e duraturo.
La seconda linea, dedicata alla “casa”, è rivolta al sostegno delle persone residenti in Basilicata, preferibilmente nella fascia d’età tra i 20 e i 60 anni, prese in carico dai Servizi di Salute Mentale (CSM) e dai Servizi per le Dipendenze (SerD), attraverso interventi finalizzati all’acquisizione, al recupero e al mantenimento delle abilità necessarie alla vita autonoma. L’obiettivo è favorire percorsi di abitare autonomo e vita indipendente, sulla base dei bisogni e delle risorse residue dei destinatari, valutati attraverso un primo step di analisi bio-psico-sociale e favorire anche esperienze di co-housing e attività collettive con finalità esperienziali.
La centralità della rete sociale e comunitaria sarà garantita in tutte le fasi del percorso, anche attraverso il coinvolgimento attivo delle reti associative e delle famiglie, al fine di assicurare continuità nelle azioni di inclusione sociale, in particolare nei momenti più critici come i weekend e le festività.
La terza linea è incentrata sulla promozione della socializzazione e dell’inclusione attraverso la definizione di attività e programmi relazionali e culturali che prevedano il coinvolgimento diretto delle persone con disagio o disturbo psichico. Tali iniziative sono finalizzate allo sviluppo delle capacità espressive, relazionali e identitarie, e intendono stimolare l’autonomia individuale attraverso il rafforzamento dei legami sociali.
Elemento qualificante della linea è il coinvolgimento sin dalla fase progettuale di familiari, cittadini, volontariato organizzato, gruppi informali e potenziali beneficiari, promuovendo forme di partecipazione attiva attraverso il supporto di utenti esperti per esperienza nella lotta allo stigma. La quarta linea, infine, riguarda la relazione e comunicazione per adolescenti e minori con disturbi dello spettro autistico e problematiche psichiatriche o comportamentali, e promuove interventi per sviluppare autonomie e interazione sociale, anche in contesti di gruppo e tramite il coinvolgimento in attività sportive, di volontariato e associative, valorizzando passioni e inclinazioni personali.
“Con questa misura – ha dichiarato l’Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico – intendiamo rafforzare un modello di welfare che mette al centro la persona e promuove percorsi individualizzati di cura, inclusione e autonomia. Il Budget di Salute rappresenta un cambiamento culturale profondo: non si tratta più solo di curare, ma di restituire diritti, dignità e libertà a chi vive situazioni di disagio e fragilità. Pertanto, spetta ai servizi doversi modulare e incentivare la creazione partecipata e condivisa di risposte adatte e personalizzate”.
Il progetto mira a personalizzare le risposte ai bisogni delle persone, evitare la cronicizzazione e i ricoveri impropri, rafforzare la domiciliarità e il ruolo attivo delle famiglie, contrastare lo stigma e promuovere una cultura della salute mentale fondata su diritti, autodeterminazione e inclusione. Elemento centrale è il principio di “recovery”, inteso come la possibilità per ciascuno di intraprendere un percorso di rinascita e partecipazione. L’intera operazione sarà realizzata attraverso la co-progettazione con Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS, attivi sul territorio regionale, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale e secondo quanto previsto dall’art. 55 del D. Lgs. 117/2017.
“La libertà è terapeutica – ha concluso l‘Assessore Latronico, citando Franco Basaglia – e il nostro obiettivo vuole essere garantirla a ogni cittadino lucano attraverso strumenti concreti, come il Budget di Salute, che consentano di abitare il territorio, coltivare legami, accedere a opportunità e vivere una vita piena e consapevole. È un passo deciso verso un sistema sanitario e sociale più umano”.
La Manifestazione di Interesse e tutta la documentazione, comprensiva dell’avviso pubblico, della modulistica e del progetto generale, saranno disponibili sul portale istituzionale della Regione Basilicata, nella sezione Avvisi e Bandi – Salute e Politiche per la Persona.
-Foto IPA Agency-
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