BARELLI “ITALIA VINCENTE, A TOKYO PER 2-3 MEDAGLIE”

Foto LPS/Claudio Bosco Roma, 03 ottobre 2019, PALLANUOTO SERIE A1 Conferenza Stampa presentazione Campionati A1 Pallanuoto Maschile e Femminile Nella foto: Paolo Barelli Presidente della FIN LivePhotoSport - World Copyright

“E’ difficile dare un voto, sarebbe autoreferenziale. Diciamo che siamo soddisfatti e che ci promuoviamo: senza particolari autocelebrazioni ed avendo contezza di quanto ci sia da migliorare”. Il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, archivia una stagione più che soddisfacente per le discipline acquatiche e di buonissimo auspicio in vista del grande appuntamento del 2020, i Giochi Estivi di tokyo. “Il 2019 – spiega all’ITALPRESS il numero uno della Fin e della Len – è stato un anno che ha registrato un’Italia vincente con 15 medaglie ai Mondiali di Gwangju (4 ori con il Settebello, Federica Pellegrini nei 200 stile libero, Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero e Simona Quadarella nei 1500 stile libero, 6 argenti e 5 bronzi) e in coda col terzo successo consecutivo nella classifica per nazioni ai campionati europei in vasca corta di Glasgow con 20 medaglie (6 ori, 7 argenti e 7 bronzi). I successi rappresentano la forza del modello federale costruito in piena sinergia con le circa 1500 società affiliate che formano e crescono gli atleti. Senza l’impegno dei dirigenti, per lo più volontari, e dei tecnici, senza la passione e il sacrificio delle famiglie e degli atleti che sono i protagonisti del nostro ambiente e mondo, nessuna medaglia sarebbe possibile”. Un’Italnuoto vincente significa anche un incremento nel numero dei praticanti: “Secondo studi specializzati il nuoto risulta essere lo sport più praticato dai giovanissimi – svela il 65enne dirigente romano, deputato di Forza Italia – Siamo oltre 5.000.000 di praticanti di ogni fascia d’età, ma le stime indicano che il 24% sia compreso tra i 3 e i 10 anni. Ciò perché è considerato uno sport completo, perché il nuoto entra sempre più nelle abitudini delle famiglie italiane e perché sono cresciute la conoscenza della cultura dell’acqua e la consapevolezza dell’importanza di saper nuotare per salvare se stessi e gli altri, soprattutto se vivi in un Paese con 7.500 chilometri di coste, oltre a molteplici spazi d’acqua lacuali e fluviali. ‘Impara a nuotare, previeni l’annegamento’ è il claim di un programma di educazione al nuoto che ho lanciato in LEN e che si ispira all’attività di nuoto per salvamento che la Federazione Italiana Nuoto svolge da sempre, formando e aggiornando gli assistenti bagnanti che presidiano coste e specchi d’acqua e diffondendo gli strumenti per vivere con responsabilità l’attività balneare prevenendo incidenti. Per alimentare ulteriormente queste conoscenze la Federnuoto investe molto anche nella proiezione agonistica rappresentata dalle squadre nazionali che sono leader in Europa, come dimostrato tre mesi fa ai campionati continentali svoltisi a Riccione e come auspichiamo che avverrà al mondiale che organizzeremo nel settembre prossimo nella cittadina romagnola”. A fine anno è quasi un rito provare ad assegnare gli Oscar: “Lasciamoli dare a chi è preposto. Pochi giorni fa ai ‘Gazzetta Awards’ sono stati premiati Federica Pellegrini come donna dell’anno, il Settebello come squadre dell’anno e Benedetta Pilato come promessa dell’anno. Siamo felici che la Federnuoto abbia contribuito alla serata di festa con tanti atleti che ne rappresentano con orgoglio il livello tecnico e la popolarità raggiunti. Ma ce ne sono decine di atleti che meriterebbero di essere premiati. Pertanto preferisco estendere un plauso a tutti gli azzurri e gli azzurrini che ci rappresentano nel mondo sempre con impegno ed ottimi risultati”. Lo sguardo di atleti e dirigenti della Fin è già rivolto al Giappone: “Siamo prossimi alle Olimpiadi di Tokyo, dove sarà estremamente difficile avvicinare lo storico risultato di Rio de Janeiro 2016 con otto medaglie e nuoto, fondo, tuffi e pallanuoto maschile e femminile sul podio. L’apporto della federazione al medagliere olimpico italiano è sempre stato di 2-3 medaglie. Quello è il nostro target di riferimento. Se arrivasse anche una sola medaglia sarebbe un successo in quanto non dobbiamo dimenticare che alla Federazione mondiale, la Fina, sono affiliate oltre 200 federazioni nazionali e quindi sono tanti gli atleti del mondo che aspirano alle medaglie”. A Tokyo, salvo clamorosi ripensamenti, Federica Pellegrini metterà fine alla sua strepitosa carriera: “Federica è un’icona del nuoto. I suoi successi, ottenuti con determinazione, passione e professionalità, sono un esempio. La sua voglia è immutata nel tempo se non addirittura cresciuta; la sua fame di vittoria ed esperienza le consente di superare la concorrenza di atlete di ogni età e di ogni luogo. Ritengo prematuro parlare di quello che sarà il futuro oltre Tokyo perché preferisco continuare a vivere la Pellegrini nuotatrice, in piena attività, pronta a cogliere altri risultati di prestigio come sempre avvenuto e di recente ai Mondiali di Gwangju dove ha scritto l’ennesima pagina storica del nuoto internazionale conquistando il quarto oro iridato nei 200 stile libero, nonché ottava medaglia mondiale consecutiva in altrettante edizioni. Godiamoci Federica sino alle Olimpiadi. Come sempre avvenuto continuerà ad avere la nostra ammirazione e il nostro sostegno”. In questo 2019, la Federnuoto ha ottenuto anche vittorie importanti fuori dalla vasca: “Ospiteremo i campionati europei delle discipline acquatiche nell’estate del 2022. Ringrazio il Governo, il Comune di Roma, Regione Lazio e Sport e Salute, senza cui sarebbe stato difficile presentare una candidatura sostenibile e ritenuta idonea dal bureau della Ligue Europeenne de Natation. L’obiettivo – conclude Barelli – è organizzare un evento che resti nella memoria della gente e degli appassionati, arricchisca la città di Roma, il territorio regionale e l’Italia dal punto di vista sportivo e, di riflesso, culturale, economico ed infrastrutturale”.
(ITALPRESS).

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