“Alla fine dello scorso anno la crescita dell’economia italiana ha perso slancio, frenata dal ristagno dei consumi e dal contributo negativo della domanda estera netta. Nel primo trimestre del 2022 il Pil sarebbe diminuito, risentendo del rialzo dei contagi al volgere dell’anno e dell’andamento dei prezzi energetici, in un contesto congiunturale di forte incertezza per gli sviluppi dell’invasione dell’Ucraina”. E’ quanto sottolinea la Banca d’Italia nel Bollettino economico. Inoltre “si sarebbe ridotta anche la spesa delle famiglie, penalizzata dal rialzo dei contagi, soprattutto all’inizio dell’anno, e dalla perdita di potere d’acquisto dovuta all’aumento generale dei prezzi. Secondo le valutazioni espresse dalle imprese tra febbraio e marzo, le condizioni per investire sono peggiorate, ma l’impato sulla crescita degli investimenti prevista per il 2022 sarebbe contenuto”.
Per Bankitalia nel quarto trimestre del 2021 “si è arrestata l’espansione delle esportazioni, mentre è proseguita a ritmi sostenuti quella delle importazioni. L’avanzo di conto corrente è rimasto elevato nel complesso del 2021, ma su di esso incide il peggioramento della bilancia energetica”. Per quanto riguarda l’occupazione “nell’ultimo trimestre del 2021 è proseguito l’incremento del numero degli occupati e delle ore lavorate, sebbene a un ritmo inferiore rispetto ai due trimestri precedenti. La crescita del numero delle posizioni lavorative si è affievolita nei primi due mesi del 2022; il tasso di disoccupazione è lievemente diminuito. I recenti rialzi dei prezzi non si sono riflessi sulle retribuzioni contrattuali, la cui dinamica resta contenuta”. L’inflazione “ha raggiunto il 7% in marzo, collocandosi sui livelli più alti dall’inizio degli anni Novanta, principalmente sulla spinta della crescita eccezionale dei prezzi dell’energia e, in misura minore, di quelli alimentari. La componente di fondo è lievemente salita, ma resta su valori inferiori al 2%. Le pressioni sulle quotazioni del gas e del petrolio prefigurano un’inflazione elevata nel corso dell’anno. Anche le imprese stimano pronunciate revisioni al rialzo dei propri listini rispetto alle valutazioni dello scorso dicembre”.
(ITALPRESS).
Bankitalia, Pil in calo e inflazione ai massimi
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