Baldassarri e Agiurgiuculese protagoniste al Cairo

ROMA (ITALPRESS) – Gli ultimi fuochi d’artificio sono sempre i più belli e rumorosi. E’ grande Italia al Cairo, all’Egyptian Pharahos Cup: alle finali di specialità l’aviere dell’Aeronautica Militare Milena Baldassarri conquista due ori – alla palla con 25.3 e alle clavette con 26.9 – e due argenti – al cerchio con 24.10 dietro la russa Irina Annenkova (leader nell’attrezzo con 25.30), e al nastro con 22.80. Risponde la compagna del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle Alexandra Agiurgiuculese con l’oro al nastro, grazie al suo 23.3, e due piazze d’onore, alla palla con 25.2 e alle clavette con 26.5, in entrambi i casi alle spalle della ravennate della Faber Fabriano. L’Inno di Mameli quindi invade la National Council Sports Hall de Il Cairo, con l’eccezione della premiazione della stella di Sochi, classe 1999, l’unica capace di impensierire la coppia tricolore. La concorrenza all’Egyptian Pharaohs Cup non era infatti così agguerrita, ma i punteggi in termini assoluti hanno confermato la ripresa del duo FGI, scelto dalla Maccarani in questo meeting mediterraneo, estremamente importante sulla road to Tokyo 2020. “Ho visto finalmente un’attivazione mentale di entrambe le ginnaste – ha commentato la Maccarani – E’ stato positivo mandare in Egitto, innanzitutto, Alexandra, perchè le serviva resettare subito la prova degli Europei, non certo alla sua altezza. La ragazza aveva bisogno di ritrovarsi ed io mi aspettavo una reazione, che, dopo un cerchio così così, è arrivata come speravo. Il clic è scattato, da domenica scorsa si è allenata con intensità e i risultati si sono visti in pedana. La trasferta in Egitto le è stata davvero utile. Milena ha ritoccato qualcosa negli esercizi e nel programma, l’ho trovata migliorata, dinamica, veloce, con difficoltà curate ed eseguite come si deve. Insomma mi sono piaciute, sia l’una che l’altra, hanno gareggiato con quella determinazione necessaria in competizioni di livello, al di là della posta in gioco. Supportate da Elena Aliprandi, la responsabile nazionale delle individualiste, e da Julieta Cantaluppi, hanno fatto squadra come in un vero team. Avevo chiesto loro di esprimere il potenziale maggiore, ultimamente sottotono, ed ho ricevuto le risposte giuste, in pedana, non a chiacchiere. Anche la carica del pubblico può aver influito, ci manca molto la spinta dei tifosi sugli spalti”. “Per le ginnaste sentire l’applauso o l’incitamento dopo un rischio è una conferma importante nel prosieguo della routine – ha proseguito la Maccarani – Ho visto due regine a Il Cairo, e ad incoronarle tali è stata la gara, la cornice sugli spalti e la giuria che ha espresso pareri positivi. La preparazione dei mesi scorsi è servita ad arrivare a questa performance. Adesso guardiamo agli Assoluti, dove vorrei arrivassero al top”.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]