AUTONOMIA, FUMATA NERA

Nuovo nulla di fatto sull’autonomia dopo il vertice a Palazzo Chigi, e nuove tensioni fra Lega e Cinquestelle. Il nodo principale resta quello delle risorse.

Il Carroccio chiede di consentire l’utilizzo su base regionale dei risparmi realizzati in virtù delle buone pratiche. I Cinquestelle continuano a sollecitare un meccanismo di compensazione a favore delle regioni del Mezzogiorno. 

“L’Autonomia fa bene soprattutto ai cittadini del Sud, che sono stati sfruttati e derubati da una politica incapace negli ultimi decenni”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Vogliamo punire i politici incapaci, tagliare gli sprechi, premiare il merito”.

“La Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud. Per il M5S è totalmente inaccettabile”, lasciano trapelare i Cinquestelle. 

E il ministro Barbara Lezzi rincara la dose: “la Lega sostanzialmente vuole tornare indietro di 50 anni. Noi vogliamo andare avanti”.

“Non consentirò mai che questo strumento di autonomia possa costituire lo strumento per allargare il divario tra alcune regioni più prospere e altre regioni meno prospere”, dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Dovremo introdurre meccanismi di salvaguardia in modo da poter evitare il divario” ha aggiunto Conte.

“Emergono tutte le contraddizioni di una maggioranza senza una visione del futuro. Sul fisco, sull’immigrazione, sullo sviluppo, sulla sicurezza e ora sull’autonomia. Salute, scuola, welfare sono diritti costituzionali da difendere”, dice il leader del Pd, Nicola Zingaretti.

 

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