ATALANTA, MILAN E NAPOLI IN TESTA, MA E’ GIA’ BUFERA ARBITRI

Il confronto al vertice Milan-Napoli si giocherà senza Leao (squalificato) e Osimhen (infortunato): partita senza i due re. L’Atalanta intanto ha faticato contro la vivace Cremonese che l’ha costretta al pareggio. Terzetto in testa. L’Udinese e la Salernitana si sono confermate le rivelazioni del momento. Dopo la turbolenta conclusione di Sampdoria-Milan è nata una disputa filosofica: sono gli arbitri a doversi adattare ai giocatori, o viceversa? Ma è il sospetto, come in tutte le vicende nostrane (politica, economia), a prevalere. Il sospetto induce alcuni a dubitare dell’efficacia del VAR e di certe decisioni. L’eretico Giampaolo ha confessato di aver dato del “cogl…” a Fabbri ne pagherà il fio e tutto tornerà nell’alveo della “normalità”…Ma ci sono state polemiche anche altrove (Bologna, Lecce, Torino) e la situazione si è fatta spinosa per gli arbitri. L’Atalanta aveva sbloccato la partita con un gol di Demiral, ma Valeri ha pareggiato: ora la Dea è in testa con Napoli e Milan che hanno vinto di misura. Per la Cremonese iniezione di fiducia.
Il debordante Napoli ha trovato, come l’anno scorso, difficoltà a superare lo Spezia che non è stato arrendevole come il Liverpool. Capita. Poi il quasi esordiente Raspadori (bravo Spalletti a credere in lui, che non stava brillando) ha segnato e Napoli ha continuato a cantare. A Marassi il Milan ha vinto ma la Samp si è sentita danneggiata da certi atteggiamenti arbitrali. L’espulsione di Leao ha inciso: i rossoneri (in dieci) si sono dimostrati alla fine meritevoli. L’Udinese (12 gol segnati come Milan e Inter) ha vinto la quarta partita consecutiva sul campo di un Sassuolo in dieci. Doppietta di Beto (4 in tutto) e friulani alle stelle. Domenica guarderanno l’Inter dall’alto in basso. I nerazzurri hanno acciuffato la vittoria sul Torino in extremis dopo che Handanovic li aveva salvati diverse volte. Inzaghi è tornato a respirare. Il Torino aveva giocato una buona partita, mettendo in difficoltà i nerazzurri. Allegri voleva una Juve antipatica ma vincente. La difesa meno battuta della serie A, quella bianconera, è stata messa sotto da Candreva, un ex, e Piatek su rigore. Bremer ha riaperto la gara, Bonucci ha pareggiato sulla respinta di un rigore parato e Milik aveva siglato il 3-2 (annullato) nel lungo recupero. Pareggio e rissa finale. Espulsi Milik, Fazio, Cuadrado e Allegri. Salernitana bella, Mazzocchi onnipresente. Juve ancora “simpatica”. La Lazio non ha avuto vita facile contro il Verona (una traversa, occasioni): il gol di Immobile ha ridato forza alla speranze biancocelesti di inserirsi nella lotta di vertice. Luis Alberto ha raddoppiato mandando in visibilio i tifosi. Nel Monday Night, la Roma – reduce da due scoppole a Udine e Razgrad – sarà a Empoli, contro un avversario votato ai pareggi (4 in 5 partite). Zanetti con Akpa Akpro e Bajrami? Mourinho forse con Camara. Arbitro Marinelli. Il Bologna, sotto lo sguardo di Thiago Motta, sostituto di Mihajlovic, ha ribaltato la Fiorentina, mandandola in crisi. Riscatto di Barrow e infortunio di Arnautovic dopo il sesto gol. E’ sempre lui il capocannoniere. Dubbi sul gol di Arnautovic per un fallo precedente: viola furenti. Il Monza ha collezionato il primo punto a Lecce: i salentini forse meritavano di più (rigore non fischiato). Il punto rinfranca i brianzoli e delude i puglesi che non l’hanno ingoiata. La lotta in coda sarà durissima. E’ il calcio d’oggi, con gente che nega l’evidenza e le Coppe che allungheranno un tour de force che peserà.
(ITALPRESS).

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