ASSICURAZIONI, ITALIANI ANCORA POCO PREPARATI

Una giornata per approfondire le opportunità offerte dai prodotti assicurativi, discutendo sulle modalità più efficaci per avvicinare i risparmiatori italiani a una materia articolata.
La prima edizione della “Giornata dell’educazione assicurativa”, realizzata dal Forum Ania-Consumatori, in collaborazione con l’Ivass muove proprio dalla premessa che in Italia si ha una conoscenza limitata dell’argomento.
“Nel settore delle assicurazioni a protezione dei beni, della salute e del patrimonio, escludendo l’assicurazione auto, l’Italia presenta un evidente gap di copertura rispetto agli altri Paesi europei. L’incidenza dei premi, escluso il settore auto, sul Pil è pari all’1% rispetto a una media europea del 2,6% e il premio medio per abitante in Italia è circa un terzo di quello dei principali paesi Ue”, ha spiegato Dario Focarelli, direttore generale di Ania, nel corso del suo intervento.
Portando il saluto della presidente Maria Bianca Farina, ha evidenziato alcune criticità del sistema. I giovani, ad esempio, investono poco su una previdenza complementare. In Italia, meno di un lavoratore su tre ha stipulato una previdenza privata, mentre, fra i più giovani, la partecipazione scende a 1 su 5. Secondo Ania, esisterebbe poi la necessità di avvicinarsi alle assicurazioni private nel campo sanitario. Le cosiddette spese “out of pocket” – ovvero quelle che ogni cittadino sostiene al di fuori del sistema sanitario pubblico per ragioni di opportunità, attesa o emergenza – ammontano a circa 40 miliardi e hanno un’incidenza che è al 90%, contro il 55% della Germania, il 41% della Francia e il 15% dell’Olanda. “In Italia la cultura assicurativa va rafforzata per ridurre il ritardo che ancora ci distanzia dagli altri Paesi. Negli ultimi anni gli interventi formativi si sono intensificati, grazie soprattutto all’impulso impresso dalla strategia del comitato Edufin. Ma è indispensabile il concorso di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, regolatori, imprese, consumatori e media”, ha osservato Fabio Panetta, presidente dell’Ivass.
Con l’obiettivo di formare cittadini “informati e consapevoli” che possano contribuire alla “sostenibilità del mercato”, Panetta ha spiegato che “l’Ivass aderisce al progetto di formazione in materia economica e finanziaria per le scuole realizzato dalla Banca d’Italia con il Miur”.
(ITALPRESS)

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