NAPOLI (ITALPRESS) – L‘America’s Cup sbarca ufficialmente all’ombra del Vesuvio: presentata questa mattina nell’iconica cornice di Castel dell’Ovo la 38esima edizione della più importante kermesse della storia della vela, attesa tra le acque del Golfo di Napoli nel 2027. Il campo di gara sarà il lungomare della città partenopea, mentre i team avranno la loro base operativa e logistica a Bagnoli.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, moderata dal condirettore della Tgr nazionale, Antonello Perillo, hanno partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, e Grant Dalton, Ceo di Emirates Team New Zealand.
“L’America’s Cup sarà la coppa dei velisti, degli appassionati ma sarà anche la coppa di tutti” sostiene il primo cittadino partenopeo, Manfredi, che si dice pronto a “vincere questa grande sfida” ma non trascura l’impatto socio economico da “oltre un miliardo di euro” portato dalla realizzazione della manifestazione: “A Napoli resteranno le risorse che arriveranno, ci sarà un grande indotto turistico che poi sarà permanente, e resteranno le opere perché noi realizzeremo un intervento su tutta la linea di costa da Pietrarsa fino a Bagnoli che sarà bellissima. Disputare qui la Coppa America è il riconoscimento per una Napoli diventata una delle grandi capitali del mare del mondo”.
“Abbiamo scelto il luogo migliore, non ce ne vogliano quelli che non sono stati selezionati” afferma invece il ministro Abodi che parla di “un percorso silenzioso e operoso”. “Questa 38esima America’s Cup sarà un patrimonio immenso in cui Napoli sarà capitale, ma anche l’Italia tutta ne sarà testimone, protagonista e beneficiaria. Quello che stiamo costruendo è il più grande evento globale di vela che coniuga la dimensione sportiva a quella tecnologica” aggiunge Abodi.
“Quando riusciamo a fare sistema, ognuno nel proprio ambito, solitamente portiamo a casa il risultato molto meglio di tanti altri – sostiene poi Marco Mezzaroma –. Napoli – prosegue il presidente di Sport e Salute – è obiettivamente una città in grandissima ascesa e l’America’s Cup si inserisce in questo percorso di apertura e di crescita generale della città. È una sfida molto impegnativa e adesso bisogna fare le cose con molta precisione, con professionalità, rispetto dei tempi, ma sono sicuro che ce la faremo”.
“Non potremmo essere più felici di portare la Coppa America a Napoli dopo 174 anni e la mia speranza è che vedremo più di un team italiano” dice Grant Dalton, Ceo of Emirates Team New Zealand, che sogna una nuova avvincente battaglia con Luna Rossa. “E’ una concorrente incredibile – dice Dalton parlando della compagine tricolore – è tra le nostre più grandi rivali. Quindi, non è certo impossibile vedere nella finale di Napoli, fra due anni, la sfida con New Zealand”.
E a proposito di Luna Rossa Prada Pirelli, a Castel dell’Ovo non può mancare Emanuele Liuzzi, canottiere napoletano doc e ormai storico membro dell’equipaggio nel ruolo di grinder. Per Liuzzi l’America’s Cup a Napoli “sarà una cosa mostruosa” e la sua squadra è pronta a giocarsi il titolo: “Luna Rossa è un team completo, molto forte, negli ultimi anni ha dimostrato di essere vincente – dice l’atleta delle Fiamme Oro -. Nel 2021 ci siamo andati molto vicini ad alzare la coppa, nel 2024 il risultato non è andato come speravamo, ma io credo che nel 2027, con il calore del pubblico napoletano, Luna Rossa può dire la sua”.
-Foto xc9/Italpress-
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