Al Rally del Giappone dominano la scena ancora le hard

TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Dopo il travagliato venerdì di apertura, la seconda giornata del Rally del Giappone si è svolto secondo le previsioni e senza episodi di particolare rilievo, se non la cancellazione della SS13, Okazaki1. A caratterizzare le due sezioni del sabato sono stati il bel tempo e tracciati con strade più ampie di quelle della vigilia, con tratti di asfalto sporchi di terra che hanno ridotto il grip e di conseguenza l’usura degli pneumatici. Come nella prima giornata di gara le P Zero a mescola dura sono stata la scelta privilegiata degli equipaggi del WRC1 che hanno optato per la stessa strategia sia al mattino sia al pomeriggio, ovvero 5 gomme hard. Unica eccezione Thierry Neuville su Hyundai che è uscito nella seconda parte della giornata con quattro hard e una soft, che ha montato nell’ultima speciale mista asfalto e terra, nella quale si è imposto, consolidando il suo primato nella classifica provvisoria. Più variegata la strategia nel WRC2 nel quale Emil Lindholm su Skoda Fabia ha saldamente preso in mano la testa della classifica, ipotecando fortemente la vittoria del titolo stagionale.
Le velocità medie sono state generalmente più basse rispetto al venerdì, ad eccezione della SS10 Shinshiro di 7.08 chilometri, vinta da Ott Tanak su Hyundai a 120.5 kmh di media.
“Anche oggi le hard sono state l’unica scelta possibile, considerato che abbiamo avuto prove asciutte e temperature inusualmente alte per il Giappone in autunno – il commento di
Terenzio Testoni, rally activity manager Pirelli -. La scelta di una sola spare anche al pomeriggio, quando il rischio forature è stato alto a causa delle strade diventate molto più sporche rispetto al mattino, significa due cose: che i piloti hanno massima fiducia nella robustezza e nella resistenza agli urti delle gomme e che hanno preferito la velocità alla certezza di arrivare alla fine della sezione. Per domani è attesa pioggia anche se non è certo il momento della giornata nel quale cadrà e soprattutto quanta ne cadrà. In teoria, i piloti possono affrontare le prove speciali di domani con le sole gomme soft, a meno che non si formino delle pozzanghere. In questo caso la scelta migliore è quella mista con pneumatici da asciutto e da bagnato insieme”.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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