Agricoltura, al via programma di formazione per inclusione sociale

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ROMA (ITALPRESS) – Reale Foundation, insieme a Confagricoltura e a Onlus Senior Età della Saggezza, con Enapra, Fai-Federazione Apicoltori Italiani, Rete Fattorie Sociali, l’Università di Roma Tor Vergata, hanno avviato, in collaborazione con Unhcr, “Cultum Change”, un programma di formazione finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo dei rifugiati in agricoltura. Alle azioni previste dal Programma collaborerà anche la Cooperativa Kairos, titolare del Progetto Radix.
Cultum Change nasce da un’idea di Reale Foundation e sulla scia delle proposte fatte da Confagricoltura al governo per risolvere la crisi di manodopera nel settore agroalimentare italiano, dai corridoi verdi, ai voucher agricoli, fino a dare lavoro a chi percepisce un sussidio. In particolare, Cultum Change si rivolge a due tipologie di soggetti beneficiari: le aziende agricole e i piccoli produttori italiani che hanno bisogno di manodopera specializzata in brevissimo tempo. Le aziende saranno selezionate da Confagricoltura secondo criteri non solo produttivi, ma anche di sostenibilità e di particolare attenzione alle condizioni di lavoro; i rifugiati e i titolari di protezione internazionale, in quanto soggetti particolarmente svantaggiati e fragili rispetto all’accesso al mondo del lavoro. La proposta di programma è stata tradotta in una piattaforma on line al sito https://www.cultumchange.it/ che, grazie al supporto di Enapra – Ente di Formazione di Confagricoltura – mette a disposizione dei rifugiati disoccupati corsi di formazione mirati, per l’inclusione e la crescita professionale, nel tempo, di coloro che si iscriveranno alla piattaforma. Nell’ambito delle attività previste da Cultum Change, Enapra ha messo a punto, all’interno della propria piattaforma E-learning, un’area dedicata al progetto. “Cultum Change si inserisce in un più ampio progetto di Reale Group che persegue l’inclusione sociale. Siamo felici di contribuire, tramite questo progetto, all’orientamento dell’agricoltura verso l’inclusione sociale e verso modelli di produzione e di consumo capaci di correggere gli squilibri sociali e ambientali che minacciano la nostra epoca. Tutto questo è possibile grazie alla partnership con grandi realtà storicamente amiche come Confagricoltura e Unhcr, che ci permettono di generare, insieme, impatto sociale positivo e innovazione economica”, ha dichiarato Virginia Antonini, Head of Reale Foundation. “L’accesso a questi percorsi formativi in ambito agricolo rappresenta per le persone rifugiate un’occasione preziosa per migliorare e riqualificare le proprie competenze, accrescendo le opportunità di inserimento lavorativo dignitoso e lontano da dinamiche di intermediazione illecita e sfruttamento”, ha concluso Chiara Cardoletti, rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
(ITALPRESS).

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