NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La Old Saint Patrick’s Cathedral di New York ha aperto le sue porte all’Ufficio Militare della Rappresentanza Militare all’Onu per un evento di grande rilievo simbolico e culturale: il “Concert for Peace”, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Federiciana e diretto dal Maestro Benedetto Grillo.
L’iniziativa ha costituito una tappa significativa nelle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite, offrendo un’opportunità per riflettere sul contributo italiano alla promozione della pace e della cooperazione internazionale.
Il concerto è stato organizzato dall’Ufficio del Consigliere Militare presso la Missione Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, alla presenza del Generale Alfonso Manzo, Generale di Divisione dei Carabinieri, Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite.
All’interno della Old Saint Patrick’s Cathedral, resa disponibile grazie al supporto di Don Luigi Portarulo, Parroco di riferimento della comunità Italiana di New York, la musica ha assunto il ruolo di strumento di dialogo e solidarietà. L’Orchestra Sinfonica Federiciana, proveniente da Bisceglie (Puglia), ha presentato un programma che ha integrato memoria storica e prospettive di speranza, in un contesto in cui la promozione della pace risulta particolarmente rilevante. L’orchestra, nota per la capacità di coinvolgere giovani talenti e musicisti affermati e per l’impegno in programmi culturali orientati alla diplomazia e all’inclusione, sotto la direzione del Maestro Benedetto Grillo, ha offerto un’esperienza artistica e civile di rilievo.
Il programma del concerto ha spaziato da “To the United Nations” di Pablo Casals a “Once Upon a Time in America” di Ennio Morricone, passando per pagine immortali come “L’Italiana in Algeri” di Gioachino Rossini, “Norma” di Vincenzo Bellini, “La Vergine degli Angeli” di Giuseppe Verdi, e “Serenata Sentimentale” di Enrico Toselli. Non sono mancati momenti di intensa spiritualità con “Pacem in Terris” di Monsignor Marco Frisina, né omaggi alla tradizione popolare italiana con “Mamma” di Bixio Cherubini. A concludere la serata, l’emozionante “What a Wonderful World” di George David Weiss, simbolico inno alla speranza e alla fratellanza universale.
“In un tempo segnato da conflitti e divisioni, la musica ci ricorda che l’armonia non è solo una condizione estetica, ma una scelta etica e civile. Questo concerto vuole essere un tributo alla pace, ma anche un impegno rinnovato dell’Italia verso il dialogo tra i popoli e la solidarietà internazionale.” ha sottolineato il Generale Alfonso Manzo
Attraverso il Concert for Peace, l’Italia ha riaffermato il proprio ruolo nella diplomazia culturale internazionale, dimostrando come arte e politica possano collaborare per promuovere armonia e cooperazione. Alla serata hanno preso parte rappresentanti di numerosi Paesi membri delle Nazioni Unite, a testimonianza di come la cultura resti un linguaggio universale capace di unire popoli e prospettive diverse.
-Foto Il Newyorkese-
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