A Cannes Jennifer Lawrence e Robert Pattinson per ‘Die my love’

The city of Cannes, in France, during the 78th Cannes Film Festival, on May 18, 2025. Photo by Lionel Urman/ABACAPRESS.COM

CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Torna sulla Croisette la regista scozzese Linne Ramsey e porta in concorso a Cannes 78 “Die, My Love”, incursione nelle turbe di Grace, una giovane scrittrice appena diventata madre, trasferitasi a vivere in campagna, nella casa ereditata dal suo compagno, Jackson, un musicista in cerca di ispirazione.

La madre è Jennifer Lawrence, in versione perturbata e perturbante, il suo compagno è un Robert Pattinson in stile grunge, coppia da casting garantito per la Montèe des Marches della Croisette, dove la Ramsey del resto è nata ed è rimasta di casa sempre. L’ultimo suo film, “You Were Never Really Here”, risale però a sette anni fa e aveva uno straordinario Joaquin Phoenix per protagonista.

“Die, My Love” è invece basato sul romanzo della scrittrice franco-argentina Ariana Harwicz “Ammazzati amore mio” (in Italia edito da Ponte alle Grazie nel 2021) e nella messa in scena si porta dietro tutta lo stile eccessivo della regista: i due protagonisti si agitano in un mondo ad alta tensione, in cui azioni e reazioni sono supra le righe. La casa ereditata cade a pezzi e tra le mura di legno ancora riecheggia la presenza del vecchio zio fuori di testa interpretato da Nick Nolte, tanto quanto le visite delle altre parenti, tra cui campeggia anche Sissy Spacek.

Un ricco vicino passa e ripassa con la sua potente moto, il cane che Jackson ha portato a casa abbaia senza tregua, il bimbo piange ma nemmeno troppo, solo che la maternità sembra aver squassato dall’interno la quiete di Grace e il mondo fuori le preme addosso in maniera ossessiva, tanto da farla crollare.

Jackson dal canto suo non sembra avere reali attenzioni nei suoi confronti, non capisce la tempesta psicologica che incombe e che infatti esploderà ben presto in tutta la sua violenza nella vita della ragazza.

Come sempre il cinema di Linne Ramsey cerca l’eccesso e lo trova immancabilmente, spingendosi nei meandri delle turbe dei suoi protagonisti, senza però riuscire a creare quasi mai una struttura drammaturgica capace di allargare i confini meramente emotivi e comportamentali in cui si colloca. “Die, My Love” purtroppo non aggiunge nulla di nuovo alla sua filmografia e trascina il pur notevole cast in un’operazione che sulla Croisette ha convinto davvero pochi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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