Inaugurato a Bari il primo Centro regionale del Mare. Realizzato nella vecchia stazione marittima dei treni, in corso Vittorio Veneto, sarà un’emanazione diretta dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’Ambiente. Il Centro si occuperà dei quasi 900 chilometri della costa pugliese. Solo Sicilia e Sardegna ne contano di più.
La struttura demaniale, che era dismessa da 10 anni, è stata consegnata gratuitamente all’Arpa dall’Autorità portuale e dalla Capitaneria di Porto a febbraio dello scorso anno. Ha una superficie scoperta di 500 metri quadrati e una coperta (strutturata su due livelli) di 350.
“Finalmente la Puglia ha il suo Centro Mare – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – perché l’Arpa ha dato vita a questo centro nel quale abbiamo istituzionalizzato le ricerche che riguardano l’inquinamento marino e soprattutto abbiamo in questo modo raggruppato qui dentro tutte le nostre strategie per supportare la cosiddetta blu economy, che in questo momento può dare alla Puglia, che ha quasi 900 km di coste, grandi vantaggi anche dal punto di vista economico. Quindi tutela dell’ambiente ed economia vanno insieme per essere credibili per i nostri ragazzi che ci hanno dato questa bella sollecitazione con le loro manifestazioni sulla tutela dell’ambiente e del clima”.
Il Centro Regionale Mare (CRM) svolgerà attività di alto livello tecnico relativamente all’ambiente marino. Tra queste, il monitoraggio dello stato di qualità ambientale delle acque di transizione e delle acque marine; il supporto tecnico nell’ambito di procedimenti autorizzativi per interventi e opere da realizzarsi nella fascia costiera; coordinamento delle procedure autorizzative nelle operazioni di dragaggio e ripascimento in ambito portuale e costiero; valutazione degli impatti sulla fascia costiera e sugli ecosistemi marini di progetti internazionali, nazionali e regionali; elaborazione dei dati ambientali, idrologici e oceanografici; supporto tecnico alla Regione e alle Amministrazioni Locali in merito ai principi di sostenibilità da applicare al mare e alle sue risorse.
“Noi abbiamo polarizzato le attività sul mare – ha detto Vito Bruno, direttore dell’Arpa – qui in questa nuova struttura, perché in una regione che ha quasi mille chilometri di costa, evidentemente investire su un capitale naturale come il mare era quasi una scelta obbligata. Si parla tanto di economia blu, ma non si può prendere nessuna decisione politica senza un supporto dati che sia certo, completo e adeguato. Quindi più dati noi forniamo ai decisori politici, più li aiutiamo a percorrere iniziative anche economiche che siano sostenibili. L’economia blu è un tema assolutamente voluto dall’Unione Europea, noi oggi ospitiamo anche il presidente dell’ISPRA perché ci coordineremo a livello nazionale anche con loro e con le altre agenzie per offrire anche a livello europeo un sistema di dati sempre più avanzato“.
“Questa iniziativa – ha commentato Stefano Laporta, presidente nazionale ISPRA – testimonia la sensibilità e l’impegno di una regione che è profondamente collegata all’elemento mare. Ci sono agenzie regionali che in alcune zone d’Italia, come Sicilia, Veneto, Marche, hanno dei centri laboratoriali di studio e di ricerca sul mare, ma questo è un unicum per come è stato configurato e anche per il tipo di attività che pensiamo possa svolgere in rete con le altre regioni insieme alle altre Arpa”.