Friuli Venezia Giulia, Riccardi: “Con l’apertura della Casa della comunità di Trieste abbiamo centrato l’obiettivo del 2025”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Con l’apertura a Trieste della sesta Casa della comunità in Friuli Venezia Giulia abbiamo centrato l’obiettivo programmatico che ci eravamo prefissati per il 2025. Ora proseguiamo su questa strada per attivare in tutto una trentina di queste strutture per dare corpo a quella sanità territoriale che per troppo tempo è stata al centro del dibattito del nostro Paese. Purtroppo si è trattato solo di un dibattito. Adesso in questo presidio territoriale multidisciplinare i cittadini possono trovare, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, una risposta per le cronicità e per urgenze a bassa urgenza e complessità”. Lo ha affermato oggi a Trieste l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi durante la presentazione della Casa della comunità collocata all’interno dell’Ospedale maggiore, con ingresso in via Gatteri 25/1.

“Un risultato raggiunto grazie alle risorse del Pnrr e a ingenti stanziamenti della Regione, necessari per realizzare quanto prescritto dal decreto ministeriale 77 del 2022 sul riordino dell’assistenza territoriale. Con questo nuovo quadro normativo – ha ricordato Riccardi – il Governo e tutte le Regioni italiane hanno infatti condiviso un modello coerente con gli attuali bisogni delle persone, i quali stanno cambiando molto rapidamente”.

“Oggi – ha aggiunto l’assessore – siamo di fronte a una trasformazione verticale dei bisogni dei cittadini. La componente di natura sociale continua a conquistare terreno rispetto a quella sanitaria. La risposta forte a questo fenomeno deve necessariamente reggersi su una programmazione basata sull’integrazione sociosanitaria”.

Nel corso della presentazione è stato sottolineato che la Casa della comunità rappresenta proprio un tassello strategico del processo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale. “Con la sua attivazione – ha puntualizzato l’esponente della Giunta Fedriga – puntiamo a ridurre attese e flussi delle persone nei Pronto soccorso contrastando il fenomeno dell’inappropriatezza. Le attese che continuiamo a registrare sono determinate da una condizione di inappropriatezza elevatissima, la quale mette costantemente sotto pressione il nostro sistema professionale creando disagi alle persone. Basti pensare che, analizzando chi si presenta al Pronto soccorso, mediamente l’80% si aspetta di ricevere, di fatto, una prestazione inappropriata”.

“Questa trasformazione del modello organizzativo è un risultato importante soprattutto da un punto di vista culturale – ha detto Riccardi – che dovremo spiegare al meglio ai cittadini attraverso un grande processo di alfabetizzazione sulle modalità di accedere ai diversi servizi”. Tra i servizi offerti dalla Casa della comunità troviamo le attività infermieristiche e ambulatoriali, il raccordo con la continuità assistenziale, la diagnostica di base, il punto prelievi e la messa in rete dei servizi sociali comunali e di quelli distrettuali. La conclusione della conferenza stampa è stata dedicata al Numero unico 116117 per le cure mediche non urgenti. “Partendo dall’esperienza maturata da anni a Trieste con il numero verde 800614302, nelle prossime settimane, sulla base del recente riconoscimento ottenuto da Agenas, andremo avanti nell’area giuliano-isontina con la fase sperimentale di questo strumento che in futuro – ha detto l’assessore – sarà esteso all’intero territorio regionale”.

-Foto Regione Friuli Venezia Giulia-
(ITALPRESS).

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