
ROMA (ITALPRESS) – “Il governo, insieme a forze dell’ordine e servizi segreti, sta facendo di tutto per impedire che anche in Italia accada ciò che abbiamo visto in Australia: l’antisemitismo è un fenomeno pericoloso, con rigurgiti in tutto il mondo e tanti cattivi maestri sulla questione palestinese che portano a confondere il governo israeliano con i cittadini di religione ebraica”. A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. “Gli ebrei di tutto il mondo non devono pagare per una guerra che si sta combattendo in Medio Oriente – prosegue Tajani, – Credo che ogni cittadino italiano di origine ebraica possa girare con la kippah, andare in sinagoga e manifestare la propria fede su tutto il territorio nazionale. Siamo alla vigilia della partenza della fase 2: purtroppo ci sono ancora azioni di Israele contro Hamas, che a sua volta non ha ancora lasciato le armi. Anche Abu Mazen, che abbiamo incontrato l’altra sera qui a Roma, condanna fermamente quello che fa Hamas: noi dobbiamo sostenere l’Autorità nazionale palestinese, che vuole restare lì senza armi e garantisce la pace molto di più di Hamas. L’Italia è ben vista sia dai palestinesi che dagli israeliani: siamo in prima fila per la costruzione di una pace, continueremo a essere all’avanguardia tra i paesi europei. Credo che in questo momento si debba dare un segnale forte contro l’antisemitismo: credo che non sarebbe sbagliato istituire un nuovo reato, visto che troppi cittadini ebrei vengono perseguitati ancora oggi nel mondo. Non possiamo dimenticare la Shoah: nessuno deve essere ucciso perché pratica una religione diversa o appartiene a un determinato popolo, perseguitare è una cosa indegna”.
LE PAROLE SUL CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA
“Si sono fatti molti passi in avanti, ma sui territori c’è ancora molto da discutere“, ha spiegato rispondendo a una domanda del direttore Antonio Preziosi, parlando dell’Ucraina. “In Ucraina sono stati fatti passi avanti su diverse questioni, ma sui territori c’è ancora molto da discutere perché Kiev non vuole assolutamente cedere il Donbass, che la Russia non ha conquistato per intero”, ha aggiunto.
“L’offensiva russa non ha avuto grandi risultati da un punto di vista militare, in quanto controllano circa il 19,5% del territorio ucraino compresa la Crimea – continua Tajani, – Colpiscono centrali elettriche e fonti di energia, ma non hanno conquistato troppo terreno. Tutti cercano di far capire alla Russia che servono una pace giusta e un accordo: questo gioverebbe pure a loro, perché perdono centinaia di migliaia di uomini sul campo e questo non è poco. Bisognerà poi riconvertire l’industria bellica in un’industria di pace: i problemi sono tanti, ma non bisogna perdersi d’animo e incoraggiare un accordo, sostenendo l’azione americana. Ieri c’è stata un’importante riunione a Berlino, cui ha partecipato anche Meloni: noi siamo costruttori di pace, ma non può essere una sconfitta per l’Ucraina e bisogna tenere sotto controllo il tema della sicurezza. Si era parlato di una presenza volontaria dei paesi europei sul territorio: quel che conta è che è stata accettata la proposta italiana di dar vita a una sorta di articolo 5 copia di quello della Nato per garantire la sicurezza”.
“È importante – aggiunge – che di quest’accordo facciano parte gli Stati Uniti, soprattutto per garantire la sicurezza aerea: noi siamo tutti d’accordo nel sostegno finanziario all’Ucraina, il vero tema riguarda l’utilizzo eventuale dei beni russi congelati perché la base giuridica è molto flebile; se la Corte di giustizia europea desse ragione alla Russia, oltre a fare una figuraccia politica, bisognerebbe restituire loro tutti i soldi. Un’altra soluzione a favore dell’Ucraina può essere l’utilizzo di parte del bilancio comunitario: anche la Bce ha espresso perplessità sull’utilizzo di questi beni congelati, non dobbiamo commettere errori. Le perplessità dell’Italia riguardano proprio l’assenza di una base giuridica: potrebbero esserci ripercussioni anche per le nostre aziende che hanno sede in Russia. Credo che la Lega voterà il decreto armi, abbiamo sempre votato insieme: Meloni è stata molto chiara, non credo ci saranno problemi da questo punto di vista e non sono preoccupato dalla posizione della Lega perché sono convinto che troveremo un accordo”.
– Foto IPA Agency –
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