TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) – L’Autorità per le Antichità della Libia ha annunciato oggi di aver tenuto ieri una riunione con la società Eni – Africa settentrionale e l’Università di Roma “La Sapienza”, per discutere le disposizioni finali relative all’esposizione della mummia “Takarkori” in preparazione dell’apertura del Museo Nazionale libico. All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità, Mohamed Al-Shakeshoki, e due membri del Consiglio; per Eni, il direttore del dipartimento Salute, Sicurezza, Qualità e Sviluppo Sostenibile e il direttore della divisione Sviluppo Sostenibile, oltre a un funzionario dell’azienda, insieme al capo della missione archeologica dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Le parti hanno discusso le ultime fasi dei lavori di restauro in corso presso i laboratori dell’università italiana sulla mummia, scoperta nel 2004 nella valle di Takarkori, all’estremo sud delle montagne dell’Acacus. La mummia appartiene a una donna la cui morte è stimata a circa settemila anni fa, all’età di circa 35 anni, ed è stata eccezionalmente preservata grazie a un processo di essiccazione naturale, prima di essere trasferita in Italia nell’ambito di un progetto scientifico supervisionato dall’archeologo Savino di Lernia. I partecipanti hanno concordato un piano in due fasi per l’esposizione della mummia: la prima prevede una mostra temporanea nella sala delle esposizioni temporanee del Museo Nazionale per tre mesi, dove sarà collocata in uno spazio dedicato circondato da pannelli informativi che ne spiegano le circostanze della scoperta, l’ambiente originale e le tecniche di restauro. La seconda fase sarà invece un’esposizione permanente nella sala dedicata alle mummie al piano terra, dopo il completamento dei preparativi. Si prevede di completare i lavori di manutenzione, le operazioni di spedizione e le procedure di esposizione in Libia entro giugno del prossimo anno.
– foto Ufficio stampa dell’Autorità per le Antichità della Libia –
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