Regionali Puglia, gli eletti e i grandi esclusi dal nuovo Consiglio

Esterni nuova sede del consiglio regionale della Puglia, in via gentile (BARI - 2019-04-18, SAVERIO DE GIGLIO) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

BARI (ITALPRESS) – Meno della metà dei consiglieri confermati rispetto alla precedente legislatura, tanti volti nuovi e altrettante esclusioni eccellenti. Il day after dello spoglio che ha decretato l’ennesima vittoria del centrosinistra e l’elezione a presidente della Regione Puglia di Antonio Decaro, prende forma anche il nuovo consiglio, individuato – al netto di eventuali ricorsi e riconteggi – dai calcoli del ministero dell’Interno. Anche in questo nuovo corso, il partito più rappresentato nell’assise di via Gentile sarà il Pd. I dem porteranno infatti in consiglio quattordici consiglieri, tra i quali spiccano tre dei dei quattro recordman delle preferenze che hanno sfondati il muro dei 30mila voti: il confermato Francesco Paolicelli (33117), la new entry Stefano Minerva (31917) e il vicepresidente uscente Raffaele Piemontese (30273). Insieme a loro sono stati rieletti Debora Ciliento, Loredana Capone e Donato Pentassuglia, entrano (in alcuni casi rientrano) Elisabetta Vaccarella, Ubaldo Pagano, Domenico De Santis, Giovanni Vurchio, Rossella Falcone, Antonio Mattarelli, Isabella Lettori e Mino Borraccino.

Ampiamente rappresentate saranno anche le due civiche legate ad Antonio Decaro. “Decaro presidente” porterà in consiglio regionale sette esordienti: Felice Spaccavento, Nicola Rutigliano, Graziamaria Starace, Giulio Scapato, Tommaso Gioia, Silvia Miglietta e Giuseppe Fischetti. “Per la Puglia” riporta in via Gentile Saverio Tammacco, Antonio Tutolo e l’ex assessore al Lavoro Sebastiano Leo, mentre una novità rispetto alla scorsa legislatura sarà quella rappresentata da Ruggiero Passero. Quattro sono gli eletti dalle liste del Movimento 5 Stelle: alle conferme di Rosa Barone e Cristian Casili si aggiungono gli esordi di Maria La Ghezza e Annagrazia Angolano.

Complice proprio l’ingresso in maggioranza già dalla fase di presentazione delle liste dei pentastellati, eletti nel 2020 ufficialmente all’opposizione, il centrodestra – pur rimanendo in minoranza – vede aumentare a 21 il numero dei propri consiglieri regionali. In particolare, oltre al candidato presidente sconfitto Luigi Lobuono, ci saranno 11 consiglieri di Fratelli d’Italia, cinque di Forza Italia e quattro della Lega. Dalle file dei meloniani arrivano il quarto re delle preferenze Paolo Pagliaro (30339), confermato insieme a Tommaso Scatigna, Tonia Spina, Gianni De Leonardis, Luigi Caroli, Renato Perrini e Dino Basile, e i nuovi eletti Andrea Ferri, Nicola Gatta, Antonio Scianaro e Giampaolo Vietri. Gli azzurri si ripresenteranno in assise con Paolo Dell’erba, Paride Mazzotta e Massimiliano di Cuia, ai quali si aggiungono Anna Carmela Minuto e Marcello Lanotte. Quattro conferme nella Lega: Fabio Romito, Napoleone Cera, Gianfranco De Blasi e Paolo Scalera.

Sono infine tanti gli esclusi illustri. Su tutti spiccano gli assessori uscenti Fabiano Amati, Gianfranco Lopane e Gianni Stea e, soprattutto, l’ex presidente Nichi Vendola: Avs non ha infatti superato la fatidica soglia del 4% e non porterà nessuno dei propri candidati in consiglio regionale. In un modo o nell’altro, Antonio Decaro è dunque riuscito a ottenere quanto aveva richiesto prima di accettare la sua candidatura al ruolo di governatore della Puglia: un consiglio regionale “libero” dalle presenze di Michele Emiliano e dello stesso Vendola. Il tempo dirà se si potrà dire la stessa cosa della prossima Giunta regionale.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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